Da sabato 11 maggio fino al 7 giugno, la galleria Licia Massella, via Dietro Filippini 13 – Verona, presenta l’esposizione dell’artista Fabrizio Molinario, che vive ed opera a Novara.
Si tratta di un personaggio sicuramente poliedrico: oltre ad occuparsi di pittura, è spesso impegnato nell’organizzazione di eventi espositivi nazionali ed internazionali.
In questa occasione, accanto a tre ritratti polimaterici sicuramente grotteschi e un po’ inquietanti, offre una collezione di piccoli spaccati di vita quotidiana, momenti privati osservati da una prospettiva d’angolo secondo una visione, quasi televisiva, ripresa dall’alto. Un occhio curioso e clandestino che spia gli umani per rivelarne le particolarità dei momenti più intimi e riservati.
Nelle sue opere i personaggi sono senza volto, anonimi o poco riconoscibili dando così a ciascuno di noi la possibilità di identificarci con ironia.
Accanto all’aspetto più divertente, però, emerge anche la riflessione sui temi importanti del nostro tempo visualizzati in una tuta FIAT abbandonata ai piedi di una vasca, in un operaio ILVA che dopo il turno di lavoro si riposa sarcastico su un grande divano di velluto, o ancora in una sala giochi dove ogni individuo occupa il suo tempo libero a “smanettare” un video in totale solitudine.
I colori forti, ottenuti con le tecniche miste di olio e acrilico, e i titoli dei singoli quadri contribuiscono ad accentuare il messaggio comunicativo dell’autore: “Beati gli ultimi”.
Ma chi sono gli ultimi per Fabrizio Molinario: coloro che stanno in chiesa nel banco in fondo per dormire indisturbati o coloro che vivono ai margini di una società sempre più vincolante e globalizzata? La risposta dipende dal personaggio col quale decidiamo di identificarci!
Daniela Marani