Ami Tan, scrittrice statunitense di discendenza cinese, predilige, nei contenuti delle sue opere, i rapporti interpersonali, soprattutto quelli interni alla famiglia, a cui si avvicina con singolare sensibilità. E’ questo il caso della storia narrata nel volume “I cento sensi segreti”, in cui le due protagoniste sono appunto sorelle, figlie di uno stesso padre, vissute a lungo lontane ma riscopertesi alla morte del genitore.
Kwan è nata in Cina dov’è rimasta fino all’età di 18 anni, quando prenderà la decisione di emigrare in America; Olivia abita da sempre a San Francisco. Sono due donne così diverse tra loro che attraverso di esse l’autrice mette intenzionalmente a confronto due sfere culturali, le stesse a cui lei sente di appartenere: Oriente e Occidente.
L’Oriente è fondato sulla ricchezza delle tradizioni e sulla profondità delle emozioni e dei sentimenti; l’Occidente, più razionale e logico, è basato sul pragmatismo e sull’immediatezza dell’evidenza.
Così come spesso è accaduto storicamente tra i due mondi, le sorelle cino-americane entrano in un gioco di incontri-scontri ; Kwan, sognatrice e ingenua, crede nella dimensione yin e dialoga con l’aldilà, mentre Olivia è indispettita dal suo comportamento, nauseata e scettica nei confronti degli assurdi racconti della sorella, fatti di morte e di rinascita.
Ma il ritorno nella terra d’origine stravolge la situazione e tutto risulta più chiaro, non solo agli occhi di Olivia ma anche a quelli del lettore, che ha seguito fino a questo punto una narrazione spesso musicale e profondamente poetica. La Cina viene dipinta con immagini affascinanti e intense, spennellate di colori vivi e suggestivi, la stessa suggestione che bisbiglierà al cuore delle protagoniste, e inevitabilmente al nostro, per confidare un segreto intimo ma universale.
A questo punto è evidente il messaggio inviato: dobbiamo mettere in luce i cento sensi segreti, i nostri sensi più profondi e naturali, grazie ai quali possiamo cogliere l’essenza delle cose. In questo modo anche i rapporti affettivi più difficili si disciolgono e si addolciscono; per questo Kwan sarà in grado di lasciare alla sorella qualcosa di molto grande e di prezioso, un ricordo indelebile.
Ami Tan è una scrittrice sensazionale che riesce ad accostare nei suoi racconti la dimensione onirica a quella reale, fino a confonderle, così da far comprendere con maggior chiarezza come spesso “la gioia sgorghi da un grande dolore” e ciò che si pensava perduto per sempre può ritornare a vivere… anche solo per noi.
Daniela Marani