CINEMA: GIGOLO’ PER CASO

Prima di tutto devo dire di avere visto il film “Gigolò per caso” in inglese, la sua lingua originale. E’ una commedia leggera e brillante ambientata a New York, un piccolo gioiello a mio parere, scritto e diretto da John Turturro, nel film anche nei panni di “Fioravante”, uomo dai modi gentili e delicati che compone e vende fiori. Per aiutare il suo amico Murray, Woddy Allen, un libraio che vende libri rari in una libreria di terza generazione costretta a chiudere, si trasforma in gigolò. Con la sua tipica parlantina e la sua tipica comica gesticolazione espressiva, circondato dalla sua famiglia adottiva di colore: tre ragazzi e la madre , è lui che aggancia donne ricche e belle ma sole e annoiate, qui interpretate da Sharon Stone e Sofia Vega. Fioravante le conquista tutte con il suo sorriso e la sua eleganza, ma la cosa si complica con l’incontro di Avigal, Vanessa Paradis, la vedova di un rabbino ortodosso…….

Il film sfiora con leggerezza e delicatezza temi come la solitudine, l’incomprensione tra uomo e donna e si snoda leggero e delicato come il tocco di Fioravante nel comporre i fiori.

John Turturro ha l’abilità di comprendere la psicologia del pubblico, nello sfumare le scene lasciando agli spettatori l’interpretazione finale, indipendentemente dal tema della scena, sia essa di sesso, comica o drammatica.

Se l’ambientazione a New York su sottofondo jazz contribuisce all’atmosfera di coinvolgente leggerezza che lo accompagna, lasciando al pubblico un sorriso, l’interpretazione di Woody Allen nella parte di se stesso, ruolo in cui dà il meglio di sé, in uno dei rari film in cui non è anche regista, appare molto riuscita.

Se ne consiglia la visione.

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