QUATTRO NUOVE OPERE DEL NOTO FOTOGRAFO JOE OPPEDISANO

Nel presentare queste quattro opere di Joe Oppedisano, noto fotografo italo americano, non possiamo dimenticare il suo percorso evolutivo, per molti versi predittivo già dall’inizio, quando l’artista cercava quasi inconsapevolmente di “prolungare il tempo” utilizzando lo stesso fotogramma. Allora eravamo agli albori di una filosofia fotografica più attenta alla potenzialità temporale della pellicola che alla cattura dell’attimo, dalle prime foto impressionistiche ottenute dai molteplici scatti e dalle alterazioni dei colori, fino alle multiesposizioni esposte la prima volta alla Galleria Diaframma di Milano nel 1984. La via intrapresa porta l’autore oggi a questa nuova serie di lavori intitolati “Stratz’s”- stratificazioni”, in cui le immagini sono il risultato di sintesi, stratificate come il tempo, sedimentazioni di diversi strati visti nella loro evoluzione.

Sono il frutto di un lavoro iniziato due anni fa, in cui l’affinamento della tecnica ha permesso a Joe Oppedisano di esprimere in forma matura e consapevole la propria interiore sensibilità, portandolo alla recente esposizione in due collettive, una intitolata “Il tempo” ai Tre Oci della Giudecca di Venezia, nel 2013, l’altra, la mostra “Slow foto”, in collaborazione con l’Arte Fiera di Bologna nel 2014.Vale la pena soffermarsi su quattro opere rappresentative di questa nuova serie, due delle quali esposte nella citata mostra di Venezia: dreams , 9/11, America oggi e Letteratura. Se la prima opera s’interroga sulla velocità del tempo e sulla percezione onirica, soffermandosi sulla contemporaneità delle immagini a partire da una scultura al neon, la seconda raccoglie in sé tutti gli eventi storici internazionali di un periodo preciso: una lettura che va decifrata e che emerge a tratti (così come la nostra memoria) e che ci rimanda ad un passato anche doloroso e per questo parzialmente rimosso. Anche le altre due inducono ad un atteggiamento di riflessione, nella reinterpretazione della bandiera americana di un dipinto pop la prima, con stelle che invadono lo spazio così come gli stati rappresentati da ognuna di loro aumentano la propria influenza, nell’accorpamento delle tante sezioni letterarie contenute in un quotidiano la seconda, pagine dense di contenuti che rimandano ad un percorso vissuto.

Dice Joe Oppedisano: “Il tempo si accumula e si trasforma in una visione di riflessione. E’ un lavoro che oggi continua in un altro modo, l’evoluzione dei miei primi lavori esposti al Diaframma di Milano nel 1984.”

Emanuela Dal Pozzo

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