Nella serata del 13 giugno 2014, in un’azienda agricola di Marano di Valpolicella, all’interno di uno degli appuntamenti di Librarti, gli interessanti salotti letterari enogastronomici organizzati dalla Associazione Arte Entropia Zero in case private della Valpolicella ( Verona), è stato presentato il libro del giornalista Giovanni Priante “Una città al fronte- Verona e la grande guerra nelle cronache dell’Arena” edito da Scripta Edizioni.
A seguire l’altrettanto interessante reading dell’attore Mauro Dal Fior “Futuristi in guerra”, culminato dalla lettura di un brano/ testimonianza della morte del noto pittore futurista Boccioni, avvenuta a Chievo ( Verona) il 17 agosto 1916, a seguito di una banale ed imprevista caduta da cavallo.
Abbiamo letto con interesse il libro” Una città al fronte” introdotto in quell’occasione sia dall’autore che dall’editore con la lettura di alcuni brani, perchè capace di portarci indietro nel tempo, agli umori veronesi e alle testimonianze della città, vista da diverse angolazioni, dal momento dell’entrata in guerra, a seguito della morte dell’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austro-ungarico, avvenuta il 28 giugno 1914, e per tutta la sua durata, fino alla vittoria finale.
L’autore ripercorre gli anni della guerra attraverso gli articoli apparsi sul giornale veronese l’Arena ,attraverso una minuta e circostanziata ricerca, ricca non solo di cronaca ma anche di colore, nella delineazione degli stati d’animo sia della popolazione che delle istituzioni, a quel tempo rappresentate a Verona dal sindaco socialista Zanella. Vengono testimoniate la presenza iniziale delle opposte fazioni di interventisti e non, con i relativi accalorati comizi e manifestazioni iniziali, vengono rese note le associazioni di volontariato, le condizioni psicologiche ed economiche tanto del popolo quanto dei reduci, e anche le iniziative istituzionali atte a migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei combattenti con petizioni, offerte, consigli e leggi speciali. Ma soprattutto ci ha colpito il profilo della città di Verona all’epoca, fatta di strade, località, monumenti, teatri, luoghi di ritrovo tuttora esistenti, a testimonianza di una vita sociale e culturale attiva e mai interrotta nemmeno in tempo di guerra. Ci ha colpito l’umanità dei personaggi citati e la veemenza delle loro idee, l’etica sottesa nelle diverse prese di posizioni tanto dal giornale e dalle istituzioni quanto dalla sensibilità dei cittadini riuniti nelle diverse associazioni: un libro-documento di grande spessore, che ancora una volta si sofferma sull’importanza della memoria.
Giovanni Priante è alla sua terza esperienza editoriale dopo “Satira e propaganda fascista” e “Verona libera”, sempre con Scripta Edizioni.
Per il giornale “L’Arena” ha curato le edizioni celebrative per i 125 e i 140 anni di storia del giornale.
Emanuela Dal Pozzo