Di notevole interesse storico il Convegno di studi svoltosi sabato 11 ottobre alle ore 17.00 presso la Sala conferenze di Palazzo Fioroni, a Legnago.
L’incontro ha inaugurato una serie di eventi, patrocinati da Provincia e Comune, programmati per commemorare il mezzo secolo della Biblioteca pubblica della Fondazione Fioroni, presidente prof.ssa Mirella Zanon, direttore prof. Andrea Ferrarese. “I libri e la città. Due secoli di storia delle biblioteche di Legnago”, questo il perno argomentativo attorno al quale hanno ruotato gli interventi dei tre relatori, preceduti da una breve introduzione dell’Assessore alla Cultura Silvia Baraldi. Prestigiosa la mediazione del prof. Giancarlo Volpato, docente (da pochissimo in pensione) di bibliteconomia e archivistica all’Università di Verona, che, in apertura, ha esordito con una frase del celebre poeta inglese J. Milton: ” È quasi uguale uccidere un uomo che uccidere un buon libro. Chi uccide un uomo uccide una creatura ragionevole, ma chi distrugge un buon libro uccide la ragione stessa”, affermazione che , nella metaforica profondità del significato, rispecchia il suo amore per i libri ai quali ha dedicato più di 40 anni di carriera.
Hanno fatto seguito gli interventi, precisazioni puntuali e storicamente supportate, in merito al tema centrale della tavola rotonda che, benché fosse focalizzato sulla realtà legnaghese, può definirsi lo specchio di altre numerose situazioni di paesi che hanno vissuto esperienze analoghe a questa.
Il dott. Federico Melotto (Università di Verona) ha ripercorso in sintesi l’iter storico delle biblioteche popolari della cittadina, dall’origine, databile intorno al 1869 grazie al sodalizio di alcuni maestri con l’obiettivo di creare una società morale e intelligente, fino al 1948 quando l’Amministrazione Comunale chiese il recupero di tutto il materiale librario delle biblioteche comparse e scomparse nei decenni precedenti. Purtroppo solo 138 di quei preziosi volumi sono oggi custoditi tra i muri della Fondazione.
La dott.ssa Martina Aldegheri ha invece illustrato la sua tesi “Il fondo antico della Biblioteca di Legnago” in cui ha preso in esame un documento inedito contenente l’elenco di 187 voci bibliografiche di un fondo bibliotecario andato perduto. Seguendo una sua intuizione, ha riportato in
luce titolo, autore, anno e luogo di stampa, numero progressivo di ciascun testo elencato, molti deiquali risalenti al XVI secolo. Infine il prof. Andrea Ferrarese ha presentato il suo volume “La
Biblioteca pubblica della Fondazione Fioroni. Appunti e note per una storia della cultura legnaghese (1956-1964)”. Prima di relazionare però ha mostrato alcune fotografie della città subito dopo la guerra, quasi completamente distrutta dalle bombe, per far capire ai presenti il clima
sociale ed economico che si respirava e la scomparsa della memoria visivada parte degli abitanti. È in questa situazione che si innesta la preziosa opera di Maria Fioroni, milanese di origine, che decide di intervenire nella creazione di una biblioteca pubblica, così da riattivare la cultura cittadina. Nel 1958 nasce la fondazione e nel ’64 viene inaugurata la biblioteca. “Adesso Legnago- disse Maria -ha le gambe per aprirsi al mondo”. Nota di prestigio alla serata è stato l’intervento del Sig. Egidati, a quel tempo maestro elementare e collaboratore all’iniziativa, verso la quale ha speso parole preziose di elogio. Da segnalare, tra gli eventi previsti in programma, domenica 19 ottobre,
alle ore 17.00 la presentazione da parte di Pierluigi Battista del volume “I libri sono pericolosi. Perciò li bruciano” ed. Rizzoli 2014.
Daniela Marani