Non avremmo mai pensato che le differenze potessero dividerci; e se anche fosse stato così, non avremmo mai pensato che ci saremmo uccisi a vicenda per questo: così Anton Ovchinnikov e Anton Safonov, punte d’eccellenza della danza contemporanea dell’Ucraina, raccontano lo smarrimento di fronte alla guerra civile che sta insanguinando quel paese. Per raccontarlo, si sono messi insieme per creare lo spettacolo “As I Became a Traitor” ( “Come sono diventato un traditore”) con un nutrito gruppo di danzatori, che debutterà in prima nazionale da giovedì 20 a domenica 23 novembre (ore 21; domenica ore 17) a Bologna a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485; info 051.566330, www.teatridivita.it).
Lo spettacolo, che vede in scena Anna Vinogradova, Alona Perepelytsya, Mariya Bakalo, Mariya Shlyakhova, Tatyana Rodionova, Anton Safonov e Vladimir Chetverikov, è realizzato dal M.O.S.T. Dance Project e ha debuttato a Kiev lo scorso settembre. Anton Ovchinnikov è il leader del Black!Orange Dance Theatre, la più prestigiosa compagnia di danza ucraina.
“As I Became a Traitor” è presentato nell’ambito di “Danze di pace dal fronte orientale”: compagnie di danza dall’Europa dell’Est (nelle prossime settimane Russia e Bielorussia), nei giorni in cui si ricordano i 100 anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale (“Niente di nuovo sul fronte occidentale” è il titolo del romanzo di Remarque su quella tragedia), e nei giorni in cui proprio su questo fronte orientale si acuiscono le tensioni politiche e militari.
La stagione di Teatri di Vita è sostenuta da Fondazione del Monte e Fondazione Carisbo, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in convenzione con Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna.
Anton Ovchinnikov e Anton Safonov sono i coreografi di questo spettacolo, che affronta il tema del tradimento, che si svilupperà su diversi piani, da quello personale a quello che coinvolge le relazioni sociali e politiche.
Per lungo tempo tutti noi ci siamo considerati il paese più prosperoso dell’ex Unione Sovietica. Parlavamo la lingua che volevamo: russo, ucraino, tataro, inglese. Guardavamo la tv, ascoltavamo la radio, cantando canzoni in lingue diverse. Andavamo in ristoranti, con cucine che corrispondevano ai nostri gusti.
Non avremmo mai pensato che noi, ucraini, potessimo essere classificati secondo le nostre preferenze.
E anche se fosse stato così, non avremmo mai pensato che queste preferenze potessero dividerci.
E anche così, nemmeno in un incubo avremmo potuto immaginare che ci saremmo uccisi a vicenda per questo.
E così li chiamiamo “traditori”. E loro fanno lo stesso con noi.
Riflessioni su cosa sia il tradimento per ciascuno di noi: i partecipanti al progetto sono diventati la base per questo spettacolo. Naturalmente, per tutti noi c’è una storia dentro, ma non abbiamo voluto fare il racconto di queste storie. Lo abbiamo deciso dopo averlo visto, e voi dovreste sentire come noi abbiamo sentito. Fiducia e sospetto, confusione, paura, stress, perdita di confidenza, un senso di pericolo… E alla fine, capiamo che tutto questo è solo un gioco, giocato da noi contro la nostra stessa volontà e oltre la nostra comprensione.
Anton Ovchinnikov e Anton Safonov hanno dato vita al M.O.S.T. dance project per la creazione di questo spettacolo.
Anton Ovchinnikov si è diplomato alla Kiev National University of Culture and Arts, specializzandosi in modern, jazz e danza contemporanea. Dopo gli studi ha girato per l’Europa, partecipando a numerosi workshops. Nel 2003 ha fondato il Black!Orange Dance Theatre, che rappresenta la maggior realtà di danza contemporanea in Ucraina. La compagnia gestisce oggi un teatro e una scuola di danza e dal 2010 organizza il festival Zelyonka-Fest. Inoltre Ovchinnikov insegna danza all’Università di Kiev.
Anton Safonov, danzatore, coreografo e insegnante. Dal 2010 al 2012 ha guidato una propria compagnia di danza, “Third Person”.