A PADOVA IL TEATRO OFF SI FA IMPRESA

Unire le forze per rafforzare la capacità di comunicazione promozione e coinvolgimento del pubblico e contemporaneamente strutturare un’offerta culturale teatrale cittadina, oggi spesso frammentata, ripetitiva, che non distingue il teatro professionale dall’amatoriale e che non dialoga con la programmazione del Teatro Stabile del Veneto. Queste le premesse dalle quali nasce la decisione di cinque “Teatri off” di Padova, –Teatro de LiNUTILE, Carichi Sospesi, TPR – Teatro Popolare di Ricerca, Teatrocontinuo e Amistad Teatro – di costituire la Cooperativa di Impresa Sociale “TOP Teatri Off Padova”.

Un passo estremamente importante per le cinque principali realtà teatrali off padovane che da lungo tempo operano nell’ambito delle attività performative e della formazione in ambito teatrale a Padova con oltre 130 spettacoli sia per adulti che per bambini nelle rispettive sedi e sul territorio, con cui attirano 10 mila spettatori e oltre 1.000 persone che frequentano corsi di teatro.

La costituzione in cooperativa – spiega Marta Bettuolo, già presidente dell’Associazione Culturale LiNUTILE, capofila del progetto, ed ora Presidente della neo costituita cooperativa- è l’atto finale di un percorso iniziato quasi un anno fa dal Teatro de LiNUTILE insieme ai Carichi Sospesi, TPR – Teatro Popolare di Ricerca, Teatrocontinuo e Amistad Teatro. Un anno di crescita e maturazione che ci ha portato ha lavorare insieme cercando soluzioni e modalità nuove per rafforzare la nostra capacità di comunicazione, promozione ma soprattutto coinvolgimento del pubblico.”

La scelta di costituirsi come Cooperativa di impresa Sociale nasce da una riflessione sul valore aggiunto che le organizzazioni culturali e le imprese creative in generale possono avere in questa difficile fase che vede, secondo i dati rilevati a livello nazionale 2013 dell’Annuario Istat, i consumi culturali in calo a causa della crisi economica. L’Annuario ISTAT evidenzia, infatti, come nel 2013 il 61,1% della popolazione di sei anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa, una quota inferiore a quella del 2012 (63,8%). Aumentano, di conseguenza, le persone che non hanno partecipato a spettacoli o eventi culturali fuori dalle mura domestiche, cui corrisponde una quota del 37,5%, il valore più elevato degli ultimi sette anni.

Parallelamente al diminuire del pubblico, la riduzione sia del FUS Fondo Unico dello Spettacolo, sia del sostegno che prima potevano garantire gli Enti Locali, rende estremamente difficile la sopravvivenza per molte realtà piccole e medie operanti nella Cultura, che soffrono anche degli elevati costi di comunicazione e promozione, diventati insostenibili. Tutto questo in una Regione, quella del Veneto, che risulta essere tra le prime cinque regioni italiane per valore aggiunto (8,41 miliardi di euro pari al 6,3% dell’economia regionale) e occupazione (161,2 mila persone occupate, pari al 7,1 % a livello regionale) generati da imprese culturali creative.

Condizione indispensabile perché la cultura possa esprimere il potenziale risulta, quindi, essere un passaggio da una concezione elitaria della cultura considerata solo in una riduttiva dimensione di “tempo libero”, per arrivare invece ad una azione strategica di sviluppo d’impresa che si avvalga di competenze e risorse adeguate.

La caratteristica innovativa del progetto “TOP Teatri Off Padova” – modello di coordinamento assolutamente scalabile e riproducibile risiede dunque nel consorziare cinque teatri di piccole dimensioni da un punto di vista amministrativo oltre che di promozione e comunicazione, investendo sullo sviluppo e aggiornamento delle competenze degli operatori teatrali, sull’inserimento di competenze gestionali, oltre che di nuove figure professionali, nonchè sullo sviluppo di nuovi modelli e strumenti per progettare e orientare le proprie attività. La costituzione in Società Cooperativa di Impresa Sociale vuole, in piccolo, anche ovviare ad una pecca riguardante i lavoratori che operano nel settore culturale. Come illustrato dal Rapporto 2013 Unioncamere/Fondazione Symbola sul lavoro creativo in Italia, pur generando più di 80 miliardi di euro nel 2013 (pari al 5,8 % del Pil nazionale), il settore presenta quasi due milioni di lavoratori – under ma anche over 40 – privi di una posizione contrattuale certa.

Primo obiettivo della neonata Cooperativa sarà quello di rafforzare la propria capacità di audience development, oggi fortemente presente nell’agenda dell’Europa, in riferimento in particolare al programma quadro Europa Creativa per il 2014-2020 che ha tra le sue finalità quello di rafforzare la competitività del settore culturale e creativo per promuovere una crescita economica intelligente e rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali. Sviluppare un maggiore coinvolgimento dei pubblici si rifletterebbe, infatti, non solo sugli incassi, ma anche sulla possibilità che altri soggetti economici (dalle imprese alle fondazioni di erogazione) siano indotti a guardare al teatro come ad un’opportunità di marketing.

Potenziali sostenitori quali imprese e enti di erogazione potrebbero essere inoltre maggiormente coinvolti dando maggiore rilievo alla valutazione dell’impatto sociale, ancorché culturale, che una realtà come TOP sarà in grado di generare sul territorio attraverso i progetti dedicati a categorie svantaggiate, giovani, nuovi cittadini.

Per garantire la sostenibilità, nonché la crescita, della cooperativa stessa “TOP Teatri Off Padova” intende potenziare un team di fundraising che risponda all’esigenza odierna di differenziare le fonti di sostegno per le attività culturali proposte, che sia anche in grado di far partecipare TOP ai più importanti bandi culturali a livello locale, nazionale e internazionale proposti da enti e fondazioni di erogazione.

La nascita della Cooperativa Top è stata salutata con grande favore sia dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, sia dalle principali fondazioni bancarie cittadine, la Fondazione Antonveneta e la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che hanno deciso di contribuire attivamente alla costituzione della Cooperativa di Impresa Sociale “TOP Teatri Off Padova”, riconoscendo il carattere di assoluta originalità dell’iniziativa a livello regionale.

IL TEATRO SI FA FUORI”- PRIMA STAGIONE TEATRALE TOP-TEATRI OFF PADOVA

Prende il via sabato 11 ottobre la Prima Stagione Teatrale organizzata dalla Società Cooperativa di Impresa Sociale TOP – Teatri Off Padova: quaranta spettacoli, tra prosa, musica e danza che avranno luogo, da ottobre 2014 ad aprile 2015 nei tre principali Teatri Off del circuito padovano: il Teatro de LiNUTILE, il Teatro dei Carichi Sospesi e il Teatro Sanclemente.

Nata a Padova ad aprile di quest’anno grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Padova, della Fondazione Antonveneta e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, TOP – Teatri Off Padova è espressione della volontà dei cinque principali “Teatri off” di Padova – Teatro de LiNUTILE, Carichi Sospesi, TPR – Teatro Popolare di Ricerca, Talea Teatro (già Teatrocontinuo) e Amistad Teatro – di fare rete nonché di fondere cifre artistiche molto diverse tra loro in un unico importante progetto, rafforzando la capacità di comunicazione promozione e coinvolgimento del pubblico e contemporaneamente strutturando un’offerta culturale teatrale cittadina, oggi spesso frammentata, ripetitiva, che non distingue il teatro professionale dall’amatoriale e che non dialoga con la programmazione del Teatro Stabile del Veneto.

La rassegna è realizzata con il Patrocinio della Provincia e del Comune di Padova.

La volontà di avvicinare e allargare il pubblico del teatro fa sì che non solo Top abbia deciso di tenere il costo dei biglietti volutamente contenuto, 10 euro, ma anche abbia attivato uno speciale carnet che consente di godere di cinque spettacoli a costo di quattro. Ma non solo: grazie alla collaborazione istituita con il Teatro Stabile del Veneto i possessori del Carnet Top potranno, prenotandosi tramite TOP in date stabilite, assistere, al costo di 10 euro, allo spettacolo “Il mondo non mi deve nulla” di Massimo Carlotto, oppure ad “Orchidee”, di e con Pippo Delbono, in cartellone nella stagione del Teatro Verdi. Gli abbonati alla Stagione del Teatro Stabile del Veneto, Inoltre, potranno accedere a tutti gli spettacoli della Stagione di TOP-Teatri Off Padova al prezzo ridotto di otto euro.

Molteplici sono sia i temi sia i generi che vengono affrontati nel corso della Stagione che, forte della assoluta libertà lasciata alle decisioni artistiche delle direzioni dei teatri, spazia dalla prosa alla musica, alla danza e agli spettacoli per bambini. Alternando tradizione e contemporaneità in un percorso di ricerca e conoscenza con interpreti cultori e rinnovatori della tradizione.

Il potere e il lavoro

Il potere, dato da quella paternità che giustifica il secolare dominio dell’uomo sulla donna, è al centro de “Il Padre” di August Strindberg, diretto da Stefano Eros Macchi. Lo spettacolo, che inaugura la Stagione sabato 11 ottobre alle 21.00 al Teatro Sanclemente, testimonia il lungo calvario mentale del protagonista, che roso dal dubbio, instillatogli dalla moglie, di non essere il genitore della propria figlia, sprofonda in un’angoscia devastante. Prefigurando in questo modo la crisi dell’istituto familiare che sull’idea stessa di paternità si basa quale fondamento del potere sulla famiglia e nella società.

Non è tuttavia solo nella famiglia che il potere esplicita le proprie forme, ma anche nel mondo del lavoro, come in “This is the only level” della compagnia Amor Vacui, in coproduzione con Carichi Sospesi e Spazio off di Trento, in scena sabato 25 ottobre al Teatro dei Carichi Sospesi per la regia di Lorenzo Marangoni. Nella pièce, che nel 2012 ha vinto il Premio Off del Teatro Stabile del Veneto, il lavoro si trasforma in un videogame, una semplice e infinita variazione sul tema in cui il confine tra dentro e fuori, tra scherzo e realtà, è sempre più labile. Un gioco in cui si punta tutto.

Il processo di “brutalizzazione”, generato dal sistema di produzione contemporaneo è esplicitato in “Made in Ilva. L’eremita” (Teatro Sanclemente, sabato 14 marzo 2015), composizione drammaturgica a cura di Anna Dora Dorno sulle testimonianze degli operai dell’Ilva di Taranto. Nella messa in scena dalla compagnia Instabili Vaganti, le storie si intrecciano a frammenti del poeta Luigi Di Ruscio, mentre un attore si contorce all’interno di strutture metalliche con una suadente voce femminile che gli ordina “Lavora! Produci! Agisci! Crea!”

Alle radici del potere vuole giungere Diss(è)nten di Gabriele Paolocà con la compagnia Vicoquartomazzini, in scena domenica 15 marzo 2015 ai Carichi Sospesi. In tre bagni pubblici, tre potenti sono impegnati in una riunione i cui intenti sono talmente inverosimili che il male che ne scaturirebbe sarebbe il parossismo del declino politico civile, sociale e politico.

Reagisce al giogo che impongono il lavoro, la precarietà e lo sfruttamento, Nicoletta, protagonista di “Arbeit” della compagnia Teatro Bresci, per la regia di Giorgio Sangati, in scena, sabato 18 aprile sempre al Teatro dei Carichi Sospesi. E’ una ragazza forte. Che ha ancora il coraggio di dire no, di difendere la dignità di essere uomini perché il lavoro, da soli, non rende liberi.

Un monologo che mescola temi sociali di grande attualità con un interpretazione che alterna drammaticità ad ironia e leggerezza è “Noi non restiamo a guardare”, di e con Erica Taffara, in scena sabato 31 gennaio al Teatro Sanclemente. Lo spettacolo, nuova produzione Talea Teatro (già Teatrocontinuo), attinge a testi tratti da “Noi non restiamo a guardare” di Medici Senza Frontiere e propone l’atto del ringraziare, la gratitudine, come una via di liberazione dell’energia della vita, aperta al desiderio e alla possibilità di ciascuno.

La femminilità

Sono numerosi gli spettacoli della prima stagione di Top dedicati alle donne e alle diverse sfaccettature della femminilità. A cominciare da “Barbablù”, spettacolo di teatro-danza flamenco liberamente ispirato alla Camera di sangue di Angela Carter, portato in scena dalla Compagnia unYdos di danza e flamenco sabato 15 novembre al Teatro Sanclemente. Rinchiuse nelle segrete del castello due donne danzano un dialogo interno alla psiche, in un racconto che diventa lo specchio nel quale il femminile ritrova le proprie illusioni ed errori ma anche la propria capacità di riscatto.

Ironica e malinconica, entusiasta e depressa, cinica e ingenua, adorabile e detestabile. E’ Julia Lambert, la più grande attrice d’Inghilterra protagonista della pièce “La diva”. Diretta da Laura Scigliano, Elisabetta Pozzi porta in scena, venerdì 5 dicembre al Teatro de LiNUTILE uno spettacolo dedicato all’ambiente del teatro e al divismo che non si arrende di fronte a nulla nonostante l’incapacità, o il terrore, di fare i conti con la propria età e con il tempo che passa.

In “Obliquom”, delle compagnie Nuvolanove-Officine Papage con la regia di Valentina Arru, due donne vivono in simbiosi, differenti parti di uno stesso essere. Sono oblique, in bilico in una realtà che non consente rettitudine e che non fornisce direzioni, ma solo scorciatoie. L’una è il peso che inchioda l’”altra” metà su di uno spazio inclinato che le condanna all’ambiguità. Non resta che tentare la fuga, nell’unico modo possibile. (Venerdì 30 gennaio, Teatro de LiNUTILE).

Sabato 7 marzo al Teatro Sanclemente, una danzatrice e una musicista si incontrano per riflettere sulla femminilità e sul rispetto del corpo delle donne. Nello spettacolo “Bambole Offline”, di e con Rachele Colombo e Laura Scudella, sperimentazione vocale, canzoni e sonorità urbane ed etniche si incontrano alla presenza delle “Ballerine” di Guglielmo Pinna, delicate e misteriose creature con l’anima di ferro e rivestite di carta di giornale. Una materializzazione simbolica dell’anima di tante donne.

Due ex carcerate a cui la prigione ha portato via la femminilità trasformandole in fantocci. Sono le protagoniste di “Questa immensa notte” di Chloë Moss che la compagnia Teatro Cargo Onlus, con la regia di Luisa Scignano, porterà venerdì 13 marzo al Teatro de LiNUTILE. Se le due donne in prigione condividevano ogni cosa, ora la loro amicizia, che un tempo le proteggeva rischia di soffocare quella fragile libertà che hanno trovato. Ma nonostante le loro difficoltà riescono a ritagliarsi un piccolo angolo di giardino dove, per un’ora al giorno, batte anche il sole.

Una sola attrice, attraverso dieci storie e dieci personaggi. Questo è “Dieci” della compagnia Narramondo & Teatro Altrove in cartellone, con la regia di Elena Dragonetti, venerdì 10 aprile sempre al Teatro de LiNUTILE. Dieci come i dieci comandamenti. A cui ogni monologo è intitolato. E a cui ogni personaggio è legato con quella speciale capacità umana che permette di sopravvivere alle condizioni più estreme, di accettare e normalizzare anche l’intollerabile.

Il conflitto

Nell’anno delle celebrazioni della Grande Guerra non poteva mancare il ricordo dei tragici eventi di quegli anni e una riflessione più generale sul tema del conflitto. Centrato sulle dinamiche della Guerra e della Pace sono gli appuntamenti legati alla sesta edizione del Premio «LiNUTILE del Teatro» che si svolgeranno nel mese di novembre al Teatro de LiNUTILE.

La “questione sudtirolese” come paradigma della conflittualità e della convivenza tra diversi nella società contemporanea è il tema centrale dello spettacolo “Alto Fragile” della Compagnia TrentoSpettacoli in scena sabato 8 novembre. Protagonista una Regione, l’Alto Adige, che incarna la possibilità che da un gravissimo conflitto armato, come fu quello del 1914/1918, prenda vita una nuova tipologia di convivenza culturale, linguistica, politica ed etnica

Sabato 15 novembre, l’attore Savino Paparella racconta l’incredibile vita di Antonio Ceri in “Al Forester. Vita accidentale di un anarchico”. Soldato di leva, ferroviere, anarchico, antifascista, morto in Spagna, la vita di Ceri, è quella di un uomo stanco di guerra che combatte la guerra. La storia di come un ragazzo diventa un uomo e di come un uomo diventa un uomo libero.

Incentrato sulla figura di Hercule Savinien Cyrano de Bergerac è “Cyrano dans la Lune. Storia di un naso che voleva arrivare sulla Luna” della compagnia Villari- De Luca (sabato 22 novembre). Tra aneddoti della vita reale di Cyrano e spunti tratti dal suo romanzo “Viaggio sulla Luna”, si scopre la vita di uno spirito libero e coraggioso ma con un gran numero di nemici a causa del suo carattere impulsivo e della sua propensione a combattere, a suon di spada e testi, qualsiasi ingiustizia.

Sabato 29 novembre, la terra e il mare, nella Livorno del Dopoguerra, si incontrano e si scontrano in “Testa di Rame” della Compagnia Orto degli Ananassi per la regia di Omar Elerian. La storia d’amore dei due protagonisti, un palombaro e sua moglie, si intreccia alle storie del porto e della città; storie di lavoro e solidarietà̀, ma anche di fame e contrabbando, di comunisti e americani. Mondi opposti, come la terra e il mare, in una guerra senza fine e senza vincitori, poiché́ nessuno dei due potrebbe fare a meno dell’altro.

Da Meister Eckhart a Boris Vian

Nel corso della Stagione molti sono gli spettacoli che si ispirano o rendono omaggio ai grandi autori del teatro, della musica e della cultura, del passato e contemporanea.

A “Il Racconto d’Inverno” di W. Shakespeare fa riferimento l’azione coreografica “The Winter’s Track (Traccia Invernale)” portata in scena sabato 18 ottobre da Abracalam al Teatro Sanclemente. Come può essere vivo il gesto di un’immagine esangue e come può animarsi una figura immobile? La chiave del mistero è nella magia dell’arte, chiave d’accesso per una Vita Nova, perché capace di far rinascere, in quanto possiede la facoltà di dilatare il tempo ben oltre le proprie ali.

La figura drammatica di Amleto è protagonista, sabato 17 gennaio al Teatro dei Carichi Sospesi, dello spettacolo del Teatro Studio Maschera “Hamlet Routine//Hamle-Tronic” con Tommaso Mantelli e Fabrizio Paladin. Con la sua violenza senza respiro e la ripetitività di note prive di armonia, l’elettronica di Mantelli diventa il linguaggio più adatto per cogliere e trasfigurare le emozioni, i pensieri, le allucinazioni che muovono e sconvolgono il protagonista della tragedia shakespeariana. Le note ridondanti e ripetute della consolle, le luci stroboscopiche vivisezionano il corpo attorico di Paladin, superbo interprete non di personaggi, ma di anime e dei mali che li affliggono.

I personaggi shakespeariani di Ofelia, Gertrude e Amleto tornano in scena, sabato 7 febbraio al Teatro San Clemente, ne “Le vesti pesanti” della Compagnia dell’Ordine Sparso. Tre vite che si incastrano con tre storie eterne, emozioni scritte in un altro momento e rese nuove, ora, nel nostro momento. L’acqua è la protagonista, il filo che unisce è il racconto, l’anima sono gli attori. Un unico fine: vivere la storia.

Due sono, invece, gli spettacoli dedicati alla figura leggendaria di Don Chisciotte di Miguel de Cervantes. In “Don Chisciotte, TragiCommedia dell’Arte” della compagnia StivalaccioTeatro (sabato 14 febbraio, Teatro dei Carichi Sospesi) il personaggio è un punto di partenza per giocare con l’immaginazione. Don Chisciotte rincorre la sua “verità” come traguardo più alto del suo peregrinare. E la libertà di vedere e di rendere reale un esercito nel passare di un gregge è forse il più grande potere del teatro. Un gioco di trasformazione che viene portato all’estremo dalle maschere della Commedia dell’Arte.

Venerdì 27 e sabato 28 febbraio al Teatro de Linutile, va in scena “Gioco di Specchi”, spettacolo scritto da Stefano Massini, prestigioso autore contemporaneo e diretto da Ciro Masella. Tra realtà e sogno, Don Chisciotte e di Sancho Panza, sospesi fra Beckett e due clown si aprono l’uno all’altro, camminando in bilico sul precipizio della vita. Un irresistibile duello teatrale fra due figure leggendarie, alle prese con il segreto dell’esistenza e le domande che attanagliano ogni essere umano nel suo misterioso e meraviglioso viaggio sulla terra.

La vita del mistico medievale Meister Eckhart e la sua ricerca del distacco si intrecciano con una riflessione sul ruolo dell’arte contemporanea nella società odierna, nello spettacolo “La scelta- Beati Pauperes in spiritu- Eckhart Project” che la Compagnia TIDA – Teatro Instabile Di Aosta porterà domenica 1 febbraio al Teatro dei Carichi sospesi. In una contemporaneità incentrata su modelli esteriori volti alla propaganda del consumismo forse Eckhart, anche oggi, verrebbe tacciato di eresia non più dalla Chiesa, bensì dal Mercato.

Picablo – Dedicato a Pablo Picasso”, di Tam Teatromusica di Michele Sambin e Pierangela Allegro, sabato 29 novembre ai Carichi sospesi, è un omaggio all’opera e allo straordinario talento del pittore spagnolo. Sul palco, il processo creativo, in un dialogo tra il Picasso maturo e il Picasso bambino, viene ricreato attraverso i nuovi strumenti tecnologici al servizio dell’arte. Immaginando quello che con questi nuovi strumenti, in grado di sostituire colori e pennelli tradizionali, avrebbe fatto il celebre autore di “Guernica”.

«Nessuno sarà mai Bukowski, nemmeno lo stesso Charles». Questa la tesi di “Bukowski. A night with Hank” di D. Francesco Nikzad (Compagnia TeatrodeiLimoni) diretto e interpretato da Roberto Galano proposto domenica 11 gennaio sempre ai Carichi Sospesi. Una notte, una notte sola, divide il mito dello scrittore dal fragile ubriacone perdente.

Alla drammaturgia dell’autore newyorkese Eric Bogosian si ispira, invece “The American Dream”, di Officina Dinamo, sabato 14 febbraio al Teatro Sanclemente. Una riscrittura di Michele di Vito che vede sul palco gli attori Stefano Skalkotos e Michela Ronci. Sei monologhi, sei storie diverse, anelli della stessa catena, sei personaggi coinvolti dalle stesse miserie e prigionie, meschinità e illusioni per una narrazione di taglio cinematografico e circolare, come un viaggio a un tempo dentro e intorno alla città.

Swing, funk e blues si incontrano per celebrare il chitarrista americano John Scofield, sabato 28 febbraio al Teatro San Clemente, con il Marco Strano Fuja Project.

Amo l’amore che fa boom!” è, infine, l’omaggio che Amistad Teatro tributerà alla vita e all’opera di Boris Vian, morto a Parigi a soli 39 anni. In un intrecciarsi continuo di prosa, poesia e canzoni, lo spettacolo è un omaggio non solo creatività così poliedrica di Vian ma anche a alla sua capacità di voler vivere fino in fondo, senza risparmio, una vita che è diventata un’antologia straordinaria di creatività (sabato 28 marzo, Teatro Sanclemente).

Il Veneto a Teatro

La Stagione Top 2014/2015 dedica due appuntamenti agli autori e agli abitanti della Regione del Veneto. Sabato 15 novembre con “Raixe Storte”, Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo condurranno gli spettatori del Teatro dei Carichi Sospesi in una galoppata tra i fatti più sanguinosi della storia per conoscere il lato noir di questa Regione dalle paludi dei Celti ai serial killer di oggi. Dai testi del padovano Ruzzante è invece tratto lo spettacolo “Cancaro ala roba! Uomeni de carne” dell’Associazione TerraCrea diretto da Giorgio Sangati. Scherzi, rapidi dialoghi, giocosi litigi e amori sanguigni e due attori che vestono i panni di tanti personaggi diversi, ma pur sempre riconducibili a due grandi opposti che da sempre si attraggono: l’uomo e la donna. (venerdì 21 novembre, Teatro dei Carichi Sospesi).

Danza e musica verso luoghi lontani

Nel corso della Stagione la danza e la musica diventeranno lo strumento di esplorazione per conoscere luoghi e culture lontane.

Nasce dall’incontro tra artisti e coreografi d’Oriente e d’Occidente “Con il soffio di un Canto” della Trinur Dance Company diretta da Nuria Sala. Lo spettacolo, sabato 25 ottobre al Teatro Sanclemente, è una ricerca poetica tra tradizione e contemporaneità che attraversa e rende attuali le tematiche e il linguaggio del Teatrodanza Bharatanatyam e in cui la danza si fa metafora della Natura in continuo movimento, tra suoni e gesti che si frammentano e si ricreano, espressione profonda dei suoi misteri.

Sabato 8 novembre al Teatro Sanclemente, EVA Eventi Vibrazionali Armonici, accompagnerà gli spettatori in un viaggio attraverso “La via Dei Canti”, un percorso che collega la dimensione sacra a quella profana esplorando sonorità vediche, cristiane, attraversando i miti greci fino a giungere alla nostra lingua venetica. Seguendo un filo che scorre tra voce narrante, musica e canto, attraverso testi della tradizione antica e immagini sonore tra le più rappresentative dell’immensa cultura medio orientale.

Dopo l’appuntamento di sabato 22 novembre con il “Fado solo” di Luisa Ereno, Guido Rigatti e Giulio Gavardi, il Teatro Sanclemente dedicherà, sabato 13 dicembre, una serata alla danza indiana con lo spettacolo “Roshni (luce)” della Fanelli International Kathak Company di Rossella Fanelli. Liberamente tratto dal testo di Henry David Thoreau, attraverso recitazione e coreografie in stile Kathak andrà in scena la storia di un uomo che, stanco di vivere in una società fondata più sull’avere che sull’essere, decide di lasciare tutto ed andare a vivere nei boschi per apprezzare la semplicità e l’umiltà della vita, svelata dall’intimo contatto con la natura.

Sempre il Teatro Sanclemente avrà l’onore di ospitare, per tre serate nel corso della Stagione (sabato 29 novembre 2014, sabato 21 febbraio e sabato 21 marzo 2015), il celebre percussionista e scrittore Valerio Perla, che condurrà lo spettatore in un percorso multimediale dedicato a Cuba. La Cuba amata da Perla, lontana dagli stereotipi e frutto di continui viaggi ed esperienza che lo hanno reso in 30 anni di carriera uno dei massimi divulgatori della cultura cubana in Italia ed Europa apprezzato e stimato anche dagli accademici cubani con cui collabora attivamente.

Il teatro per Bambini

Nella sua prima stagione Top non poteva dimenticare i propri piccoli spettatori a cui sono dedicati due spettacoli pensati per divertirli e avvicinarli al mondo del teatro.

Sabato 17 gennaio al Teatro de LiNUTILE è in scena il “Transylvania Circus” del Teatro delle 12 lune. Uomini drago che spuntano fuoco, fantasmi acrobati, un malinconico licantropo capace di camminare in equilibrio sulla luna e poi lei, la stella dello spettacolo, l’affascinante donna vampiro che si esibirà nell’arte del trasformismo.

L’avventura-disavventura di un gorilla che viene espulso dal diario di viaggio del grande esploratore Robert Muddigan e si ritrova nell’Inghilterra di inizio ‘800 è alla base dello spettacolo “Charles, la rivoluzione della specie” di Massimiliano Sacchetti, portato in scena sabato 14 marzo, sempre a Linutile dalla compagnia Raccontareilvero. Una favola frenetica che l’intensa e breve parabola del gorilla nel regno umano che lo vede preda, trofeo e oggetto di scherno di un mondo troppo sicuro di se per chiedersi chi ha davanti.

BIGLIETTI

Intero: 10 €Adulti e bambini superiori ai 12 anni

Ridotto: 8 €Studenti con “Studiare a Padova Card”, corsisti TOP, fino ai 12 anni

Gratuito: Bambini fino a 3 anni

AGEVOLAZIONI

TOP Group:I Gruppi di almeno 10 persone possono usufruire dell’ingresso ridotto

TOP Children:Ogni 5 bambini 1 accompagnatore entra gratis

TOP Birthday:Se il giorno del tuo compleanno c’è uno spettacolo in programma entri gratis

CARNET TOP 5: 40 €

Con il Carnet TOP 5 si può assistere a 5 spettacoli della Rassegne TOP al prezzo di 4

Per informazioni

www.teatrioffpadova.com

 

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