I PROGETTI FINALISTI DEL PREMIO SCENARIO PER USTICA A BOLOGNA. RASSEGNA TEATRALE DEI TEATRI, DELLA MEMORIA, DEDICATA A JUDITH MALINA, NEL XXXV ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI USTICA

Mercoledì 15 luglio (ore 21.30) al Giardino della Memoria di Bologna, antistante il Museo per la Memoria di Ustica (Parco della Zucca, via di Saliceto 3/22) saranno presentati, nella forma di studi scenici di venti minuti ciascuno, i cinque progetti finalisti del Premio Scenario per Ustica: Kitchen Stories #1: Tutto l’Amore è Clandestino di Ditta Alesse Argira (Roma), Gianni di Caroline Baglioni, Courage! di Muré Teatro, Scusate se non siamo morti in mare di Arte Combustibile e 2001: Odissea sulla terra di Cerbero Teatro.

I cinque lavori provengono direttamente dal Festival di Santarcangelo, dove lunedì 13 e martedì 14 si svolge la finale del Premio, il cui vincitore riceverà ufficialmente il premio da Daria Bonfietti nel corso della serata.

I progetti sono inseriti nella rassegna teatrale “Dei Teatri, della Memoria”, diretta da Cristina Valenti, parte de ‘Il Giardino della Memoria’, il programma di iniziative promosse dall’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica in occasione del XXXV Anniversario della Strage, inserite nel cartellone di bè bolognaestate 2015, il cartellone estivo promosso e coordinato dal Comune di Bologna e che si realizza anche grazie al sostegno di Unipol.

Kitchen Stories #1: Tutto l’Amore è Clandestino di Ditta Alesse Argira (Roma), di Barbara Alesse (anche regista) ed Ernesta Argira, con Ernesta Argira, è la storia d’amore fra un’attrice italiana e un operaio tunisino. La loro vita viene fatta precipitare dalla Bossi-Fini dentro un film: fughe, travestimenti, perquisizioni, manette. Lo spettacolo parla di una ricetta di cucina che è metafora della loro ricetta d’amore alla quale manca un ingrediente, rinchiuso in un barattolo: è trasparente e insapore. Ma in quel barattolo c’è tutto: la possibilità di litigare e di lasciarsi – senza pensare che questo porterà alla prigione – la possibilità di andare a cena fuori, di lavorare, di fare un viaggio dove a loro piace. Cosa c’è in quel barattolo?

Gianni di e con Caroline Baglioni (Perugia), è ispirato alla voce di Gianni Pampanini, lo zio con problemi maniaco-depressivi del quale l’attrice ha ritrovato molti anni dopo la voce incisa su tre audiocassette, dove Gianni ha gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, espresso la sua tristezza. Caroline Baglioni riporta in vita non solo la voce, ma anche il corpo di quello zio che una volta le faceva paura, la sua figura e le sue movenze, in un toccante e sofferto percorso di scoperta e riconciliazione.

Courage! di Muré Teatro (Pescara), regia e drammaturgia di Francesca Camilla D’Amico, con Francesca Camilla D’Amico, Martina Morgione e Marcello Sacerdote, racconta di una piccola e giovane compagnia teatrale costretta a emigrare all’estero, alle prese con il suo ultimo spettacolo: una Madre Courage di Bertolt Brecht continuamente interrotta dall’irruzione delle storie reali di emigrazione e resistenza passate e presenti. Sull’onda dell’entusiasmo e sopra un carro pieno di storie, “attraversano il mondo” senza la pretesa di dare risposte ma, forse, di porsi le domande giuste per leggere il nostro tempo.

Scusate se non siamo morti in mare di Arte Combustibile (Milano), testo di Emanuele Aldrovandi, con Davide Giordano, Luz Beatriz Lattanzi, Marcello Mocchi e Matthieu Pastore, regia Fabio Solari, racconta la futuribile condizione di emigranti dei cittadini europei costretti a cercare fortuna nei nuovi Paesi ricchi, fra tratta degli esseri umani e viaggio senza destinazione conosciuta, dentro un container. I personaggi sono due europei, una nordafricana e un trafficante di esseri umani. Il titolo è tratto da un cartello esposto durante una manifestazione a Lampedusa.

2001: odissea sulla terra di Cerbero Teatro (Napoli), di Gianni Spezzano, con Simone Barraco e Mauro Conte, regia Cristel Checca e Gianni Spezzano, mette in scena la memoria del 2001 (il G8 di Genova, l’attacco alle Torri Gemelle, il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso, il primo caso di eutanasia…) nei suoi risvolti ancora attuali per i cittadini globali. I personaggi spaziano fra i temi più attuali ma vivono nell’anno 2001, ignari dunque di ciò che è accaduto dopo e che noi abbiamo vissuto fino ad oggi.

Ingresso ad offerta libera.

IL GIARDINO DELLA MEMORIA è realizzato da Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Museo per la Memoria di Ustica, con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Assemblea Regionale Siciliana, Comune di Bologna – bè bolognaestate 2015, Istituzione Bologna Musei/MAMbo, Quartiere Navile, Fondazione del Monte di Bologna, Una città per gli Archivi. Media partner: Rai Radio 3. Patrocini: Dipartimento delle Arti per Dei Teatri, della Memoria, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica per La notte di San Lorenzo. Main sponsor: Gruppo Unipol. Si ringrazia: TPER; Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Coop Adriatica. Progetti realizzati in collaborazione con: Cronopios, Officina Immagine, Associazione Scenario.

VISITARE IL MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA

L’ingresso è gratuito e gli orari di apertura estivi (3 luglio-6 settembre 2015) sono: venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20. Nella data dell’Anniversario, il 27 giugno, il Museo sarà aperto al pubblico dalle 10 alle 24. Nei giorni della rassegna ‘Il Giardino della Memoria’ (1,8,15,22,29 luglio e 10 agosto) il Museo resterà aperto dalle 20 alle 24. Nelle stesse giornate il Dipartimento Educativo del MAMbo propone una visita guidata alle 20. Info: Museo per la Memoria di Ustica, via di Saliceto 3/22, 40128 Bologna, Tel.+39.051.377680 – www.museomemoriaustica.it

Info: Cronopios T.051.224420 – info@cronopios.it

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