A VERONA AL BARITONO ROLANDO PANERAI VA IL” PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA MARIA CALLAS”

premio callas 2016Poche cose si organizzano ormai nella città di Verona dal punto di vista musicale nelle quali a parlare principalmente non sia il singolo o plurimo interesse di questo o quel personaggio ma piuttosto l’arte stessa con tutti i suoi colori e le sue sfumature.

L’incontro tenutosi la scorsa settimana nella Sala Casarini del “Due Torri Hotel” ne è stata vivida testimonianza.

L’occasione, data dalla consegna del “Premio Speciale alla carriera Maria Callas” al grande baritono Rolando Panerai, che con la stessa ha diviso infinite volte i palcoscenici dei più grandi teatri del mondo, era interessante soprattutto per chi ha amato ed ama il mondo della lirica e quegli artisti che hanno contribuito a renderla un’esperienza unica ed indimenticabile.
Dopo il regista Franco Zeffirelli ed il soprano Maria Chiara ( due punte di diamante nel loro settore), ecco dunque che l’attenzione del Premio (che trova anche nella consegna di una scultura di Albano Poli, raffigurante il grande soprano greco, la sua caratura artistica ), giunto ormai titanicamente alla terza edizione ( “ titanicamente” visto il colpevole sopore della Fondazione Arena che di fatto dovrebbe essere la prima partner per una tale importante manifestazione ), e che ha visto negli anni ospiti musicologi eccellenti e artisti di grande levatura, e un Concorso Internazionale di Canto che giungerà il prossimo anno alla sua terza edizione, si concentra ancora una volta sulla parola, agile e frizzante, di chi il teatro ha contribuito a farlo .
Il baritono Rolando Panerai, sapientemente stimolato dal musicologo Giovanni Gavazzeni, è personaggio autentico e di stoffa originale: a stargli accanto si percepisce tutta la passione e l’energia che ne hanno fatto e ne fanno ancora ( alla bella età di 92 anni ) un guerriero del palcoscenico ed un forziere di testimonianze.

Ben lungi dal sapore enciclopedico in cui questo tipo di incontri rischiano di scivolare, le parole dell’artista diventano concreta ed imperdibile fonte per studiare ed analizzare tutto un modo di fare teatro d’opera che, soprattutto oggi, appare straordinario per vivezza e completezza teatrale, oltre l’unicità della figura del soprano greco per parlarci invece di tutto quanto esce dalla convenzione: le gaffes, le risate, le problematiche vocali, le nobili rivalità, contribuendo a sollevare un sipario su di un mondo giovane, scanzonato, spontaneo ed informale che Panerai analizza senza rimpianto e lacrima ma con vivido trasporto. Sembra impossibile che quello stesso mondo da lui descritto con tale vivezza di tinte sia lo stesso che nei nostri teatri langue per le innumerevoli disattenzioni degli addetti ai lavori ed altrettanto incredibile che oggi tutto questo pathos emozionale non giunga quasi mai in platea, intaccato da una convenzionalità di calcolo che, di fatto ne può determinare oggi il movimento ma non costruirne le fondamenta. Commuove quando in qualità di collega la ringrazia per il premio a lei dedicato e ricorda tutto ciò che hanno concretamente condiviso: le attese durante le prove, le battaglie in scena, le risate in pizzeria durante le pause, in uno spaccato inatteso ed assai poco patinato di un mondo, quello del teatro d’opera in particolare , che si costruisce e vive di concretezze e piccoli momenti unici nella loro intensità.
In questo risiede l’importanza della manifestazione, ideata e con forza mantenuta in vita dal Maestro Nicola Guerini, che acquisisce, ogni anno di più, rispetto ed attenzione da parte del pubblico ( la sala era gremita ) e delle autorità ( presenti alcuni rappresentanti del Comune di Verona ).

Speriamo davvero che questo sia un ottimo segnale ed i numerosi giovani in sala sembrerebbero confermarlo .

Verona, 02/08/2016
SILVIA CAMPANA

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