In scena venerdì 14 ottobre, e in replica domenica 16 ottobre alle ore 16,30, all’ex Arsenale asburgico di Verona, sede del Teatro Laboratorio, lo spettacolo teatrale “Dev: cronache da un mondo perfetto” progetto presentato dal M° Philippe Ragodie, diretto e interpretato da Roberto Vandelli, Giulia Cailotto e Margherita Monga.
Una messa in scena proiettata in un futuro nemmeno tanto prossimo, a considerare la full immersion nella quale si trovano gli abitanti della colonia sotterranea, “sottovissuta” agli attacchi della terribile muffa gelatinosa di superficie ai neuroni individuali e sempre in agguato.
L’azione della gelatina sulle connessioni, che disturba la condivisione di realtà e linguaggi virtuali comuni e dalla quale i sottovissuti si difendono grazie all’aiuto di Dev, capo carismatico e leader indiscusso, sono un chiarissimo riferimento alla realtà attuale informatica portata nelle sue estreme conseguenze e alla manipolazione implicita che ne potrebbe derivare.
L’approccio è interessante perchè si colloca in un quadro di riferimento attuale, delineandone tratti più o meno coscientemente noti a quanti interagiscono con tutte quelle tecnologie che ormai fanno parte del nostro quotidiano, con le quali dobbiamo fare i conti e rispetto alle quali diventa difficile sottrarsi pena l’esclusione da una buona fetta di comunicazione e informazione sociale.
E proprio sullo stesso approccio si gioca la “motivazione “ dello spettacolo, di duplice lettura: una interpretazione più di superficie, in cui si può apprezzare il gioco teatrale ben condotto dai due protagonisti Roberto Vandelli, freddo, asettico e distaccato nei suoi finti entusiasmi e così simile al modo di comunicare di chi oggi fa della “ buona comunicazione mediatica” il proprio cavallo di battaglia e di Giulia Cailotto, con quel tocco femminile quanto basta, che gioca bene sul filo emotivo/evidente, più legato alla necessità di ”apparire” che di “essere”, divertente e surreale quadro che si risolve al proprio interno tra interferenze e interazioni video e intelligenti trovate di regia ( nonostante qualche eccessiva lungaggine/ pesantezza) o un’altra più graffiante di analisi denuncia, che avrebbe però potuto lanciare armi più affilate.
Almeno per noi che preferiamo gli spettacoli tosti a quelli di intrattenimento e che quindi applichiamo un filtro di parte.
Spettacolo da vedere, indipendentemente dalla sua interpretazione, perchè induce a riflessioni.
Lo spettacolo è inserito nella ricca Stagione 2016/17 del Teatro Laboratorio di Verona e che prevede per il teatro i prossimi seguenti appuntamenti: “Storiafinta”, testo e regia di Lelio Lecis, con Simeone Latini e Marion Constantin, compagnia Akroama, sabato 22 orrobre ore 21 e domenica 23 ottobre ore 16,30; “Del mondo che amo” di Giordano V.Amato, con Eliana Cantone, compagnia Mutamento Zona Castalia il 4 dicembre ore 16,30; “Atti di guerra” il 14 gennaio ore 21, drammaturgia Giulia Tollis, ideazione e regia Riccardo Mallus, con Letizia Bravi, Marco De Francesca, Francesco Martucci, Federico Meccoli, produzione Guinea Pigs in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro Arena del Sole Bologna con il sostegno dell’Armunia; “Macbeth Banquet” il 18 febbraio ore 21 da Shakespeare, regia Paola Manfredi, con Luca Radaelli e Maurizio Aliffi, compagnia Teatro Invito; “Nostra Italia del miracolo” l’8 aprile ore 21, drammaturgia e regia di Giulio Costa con Maura Pettorruso, compagnia TrentoSpettacoli/ Arkadis; “Identità precarie” il 21 aprile ore 21 di Amanda Spernicelli, regia Nicolas Ceruti, con Mariarosa Criniti, Giulia Lombezzi, Luca Marchiori. Produzione Illinx.
Il calendario è arricchito da laboratori, cinema e danza, spettacolo di teatro ragazzi, reading, installazioni.
Emanuela Dal Pozzo
Info Teatro Scientifico- Teatro Laboratorio 045 8031321- 346 6319280
info@teatroscientifico.com www.teatroscientifico.com