Sarà un momento di visibilità importante quello che si terrà, domenica 27 e lunedì 28 novembre, ad Anghiari presso il Teatro Comunale dei Ricomposti per i cinque giovani coreografi selezionati da Anghiari Dance Hub, Centro di Promozione della Danza riconosciuto e finanziato dal Mibact – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Regione Toscana, con il sostegno del Comune di Anghiari e della Banca di Anghiari e Stia.
Nato nel gennaio 2015 per volontà di alcuni operatori della danza e del teatro per fornire a giovani coreografi strumenti di approfondimento del proprio percorso creativo, il progetto prevede l’assegnazione di borse di studio per coreografi e i loro interpreti per partecipare a seminari e incontri di approfondimento.
Un progetto di eccellenza nel panorama italiano ed europeo, dove i giovani artisti possono trascorrere dei periodi di residenza collettiva non in una scuola o in uno spazio rigidamente definito ma in un luogo di condivisione da gestire con modalità libera, indipendente e rispettosa per gli spazi e i tempi di lavoro reciproci.
Un progetto articolato, quindi, dove i cinque coreografi selezionati grazie ad un bando pubblico – Anna Altobello, Francesco Colaleo, Danila Gambettola, Monica Gentile e Salvatore Insana – e i loro interpreti hanno potuto usufruire di seminari con Andres Morte, Gianni Staropoli sul disegno della luce, la relazione con la musica a cura di Matteo Fargion e la drammaturgia della danza con Guy Cools.
L’incontro pubblico previsto domenica 27 e lunedì 28 novembre offrirà l’opportunità di un confronto fra pubblico, operatori, artisti, addetti ai lavori e coreografi per arricchire ulteriormente questo percorso creativo. I lavori che i cinque coreografi presenteranno in questa fase costituiscono il primo momento di visibilità pubblica di spettacoli che saranno ultimati nella seconda parte del percorso di trasmissione, da gennaio a maggio 2017.
Aprirà la terna dei lavori, domenica 27 alle ore 21, Danila Gambettola, danzatrice e coreografa con una preparazione come designer a Roma, Lisbona e New York che presenta Two Girls, una scrittura coreografica che parte da uno studio sulle pratiche quotidiane del corpo, con attenzione alle relazioni sociali. Un incontro tra due ragazze sconosciute che decidono di confidarsi, un lavoro che riflette sulla percezione del tempo che ognuno di noi possiede, sui ricordi e sull’azione del guardare come processo generatore di sentimenti.
A seguire, Francesco Colaleo, classe 1988, vincitore come giovane coreografo del Fringe di Napoli nel 2013 con In.Corpo.Reo e collaboratore come danzatore indipendente di Artemis/Danza Monica Casadei, Compagnia Zappalà Danza e Cie Ismael Ivo per il progetto “L’Arte del Performer” presso la Biennale di Venezia. Chenapans, favola senza tempo sugli abitanti di un mondo fatato dove tutto è possibile, è il progetto su cui sta lavorando assieme a Maxime Freixas, danzatore e coreografo francese con una lunga esperienza in Europa.
Chiude la serata Anna Altobello, friulana, con una formazione precoce in ginnastica artistica proseguita poi con maestri della scena nazionale e internazionale, come Virgilio Sieni e Boris Charmatz, e la collaborazione con la coreografa Francesca Foscarini, con la quale partecipa al progetto Landing Cagliari 2016. Mouth_Superfame (titolo provvisorio), il progetto presentato ad Anghiari, parte dal desiderio di un viaggio dal Friuli all’Estonia sulle tracce del lupo e arriva alla necessità di affrontare con la giusta distanza il tema della fame. Inizialmente un assolo, da cui poi è partito il proposito di esplorare questa tematica insieme ad altri corpi, altri immaginari, fino all’attuale composizione a tre.
Lunedì 28, dalle ore 21, la serata inizia con Planimetrie, tentativo di rievocare un interno, nell’imprevedibilità del ricordo, nella reversibilità imponderabile delle tracce, ripartendo da un in(d)izio sempre uguale e diverso. Una stanza, quella in cui ognuno ripone il ricordo della propria essenza più profonda, il manifestarsi di uno spazio tanto preciso quanto indescrivibile, fatto di distanze tra oggetti e proporzioni tra i volumi, e il cui disegno finale però sfugge di continuo, come la memoria che spesso modifica la percezione delle misure e delle distanze. In scena, oltre ai danzatori e coreografi Salvatore Insana ed Elisa Turco Liveri, la musicista Giulia Vismara, che contribuisce con i suoi spostamenti a definire lo spazio, elaborando man mano una sorta di mappatura che si stratifica su più livelli.
Chiuderà il progetto Shepherd, originale lavoro di Monica Gentile, danzatrice perfezionatasi con viaggi di ricerca in Australia e a Bali dove ha effettuato una ricerca sul campo sulle danze e il teatro balinese, ed esperienze di lavoro con coreografi di fama come Michele Di Stefano, Virgilio Sieni e Cristina Rizzo. Nel 2013 inizia la sua ricerca sul mondo pastorale, trascorrendo un periodo sulle Dolomiti come pastora di mucche, che presenterà ad Anghiari: “La gestione del gregge consisteva nel saper comunicare alle bestie direzionandole e delimitandole spazialmente con l’uso del corpo e della voce, in questo lavoro ho trovato comunanze con il danzare, con il relazionarsi attivamente allo spazio.” Il corpo e il movimento, caratterizzati da solidità e gravità, definiscono un ambiente meteorologico e spaziale.
Lunedì 28 e martedì 29, a partire dalle ore 10.00, i coreografi e gli artisti incontreranno i critici, gli operatori e il pubblico presso il Teatro dei Ricomposti.
Costo del biglietto intero 5 euro, ridotto per allievi di scuole di danza e di teatro, under 18 e over 65 1 euro
Il programma completo è consultabile sul sito www.anghiaridance.eu