“Il teatro è il luogo in cui scopriamo che l’estraneo, lo straniero, è sempre un nostro fratello”, questo il pensiero che anima la stagione teatrale promossa e curata dal Teatro del Lemming presso il Teatro Studio di Rovigo.
Centrale, infatti, il tema dell’accoglienza, che prende vita attraverso la pratica delle residenze artistiche: il Teatro del Lemming, infatti, è risultato essere uno dei tre vincitori del bando per Residenze Artisti nei territori, promosso dalla Regione Veneto e dal MiBACT.
“Si tratta di un riconoscimento importante per il Teatro del Lemming” afferma il direttore artistico Massimo Munaro “Già da un po’ di anni, grazie al contributo della Fondazione Cariparo, stiamo portando avanti un progetto di residenze artistiche in Teatro Studio. Per vivere ed operare appieno, infatti, qualsiasi sperimentazione sui linguaggi scenici ha bisogno di spazi e di tempi più dilatati rispetto a quelli offerti oggi dal sistema teatrale. Occorre trovare nuovi modelli operativi, nuovi modi di ospitare la ricerca. Eccoci così alla modalità delle residenze, la possibilità cioè per un gruppo o per un’artista di rimanere per un periodo più o meno lungo su di un territorio, in modo che venga favorito il dialogo con la comunità che lo ospita ed in modo che il suo lavoro trovi lo spazio ed il tempo necessario per potersi svelare appieno. Essere riconosciuti come progetto di Residenza da parte della Regione e del Ministero dà forza a tutto il lavoro fatto negli ultimi anni da parte del gruppo.”
Le residenze sono quindi realizzate grazie al sostegno della Regione Veneto e del MiBACT; l’intera stagione è invece realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nell’ambito del Bando Culturalmente Impresa.
Si inizia domenica 20 ottobre alle ore 21.00 con la compagnia fiorentina Chille de la balanza, che presenterà lo spettacolo L’AMORE E’ IL CUORE DI TUTTE LE COSE. Si tratta di un omaggio a Vladimir Majakovskij, che indaga il rapporto che legò per quindici anni Majakovskij a Lili Brik, icona dell ‘Avanguardia russa del ‘900, e a suo marito, Osip. Un rapporto che si rivelò come il più spregiudicato e radicale «tentativo amoroso» mai compiuto da un poeta, o forse, più semplicemente, da un uomo.
Il secondo appuntamento sarà invece il 28 ottobre, con il vincitore del Bando over 40 Bernardo Casertano, che presenterà DINO, un monologo liberamente tratto da “Il Re del Plagio” di Jan Fabre. Dino è un progetto che nasce da una domanda: cosa e’ perfetto e cosa non lo è? Ma soprattutto chi lo decide? E perché?
Dal 3 all’11 novembre, invece, il Teatro del Lemming presenterà nuovamente al pubblico lo spettacolo storico AMORE E PSICHE. Una favola per due spettatori, terzo capitolo della Tetralogia sul Mito e lo Spettatore. Si tratta di un lavoro per due spettatori alla volta, un uomo e una donna, che viene replicato per più volte in uno stesso giorno. La prenotazione è quindi obbligatoria.
Dopo aver presentato il loro lavoro al Festival Opera Prima, sarà ospite in residenza dal 16 al 23 novembre il gruppo vicentino Amantidi. Al termine della loro ricerca, il 24 e 25 novembre, il gruppo presenterà al pubblico BOCCA, un lavoro per un solo spettatore alla volta. Anche in questo caso la prenotazione è obbligatoria.
Dal 29 novembre al 10 dicembre, sarà invece ospite in residenza il gruppo italo-francese Doyoudada, che presenterà al pubblico due documentari realizzati dal regista Giulio Boato su due importanti realtà della ricerca teatrale: il 29 novembre alle ore 21.00 verrà proiettato JAN FABRE. BEYOND THE ARTIST, cui seguirà una conversazione con il regista Giulio Boato e il professore dell’Università IUAV Enrico Pitozzi; il 9 dicembre alle ore 18.00 verrà invece presentato THEATRON. ROMEO CASTELLUCCI, cui seguirà un incontro con il regista e con la professoressa dell’Università IUAV Annalisa Sacchi.
Proseguirà la programmazione di dicembre il Teatro Nucleo di Ferrara, che venerdì 14 presenterà DAME LA MANO, proseguimento di una ricerca che Cora Herrendorf, co-fondatrice del Teatro Nucleo, porta avanti da diversi anni sul Teatro come metodo di ricerca storica nell’Universo Femminile. In un clima sociale e politico che tende a legittimare offese e violenze di impronta maschile, il lavoro di ricerca ha visto regista e attrici impegnate a scavare nel territorio misterioso dell’anima femminile, dell’essere donna più intimo, profondo, nascosto, talvolta inconfessabile.
A concludere la programmazione, sarà il gruppo padovano Carichi Sospesi. Dopo un periodo di residenza di 10 giorni, il 21 dicembre alle ore 21.00 il gruppo presenterà un secondo studio su OTELLO, una rilettura della tragedia shakespeariana dove però i ruoli si mescolano e si confondono, seguendo la linea sottile della passione e della tensione erotica che percorre tutto il dramma.
L’ingresso agli spettacoli della rassegna è di 10 euro, con un biglietto simbolico di 3 euro per i giovani under25. Lo spettacolo AMORE E PSICHE prevede invece un biglietto unico di 15 euro, mentre i documentari sono ad ingresso gratuito. La prenotazione è obbligatoria per BOCCA e AMORE E PSICHE.
Per informazioni e prenotazioni, contattare il Teatro del Lemming all’indirizzo mail info@teatrodellemming.it o telefonicamente al numero 0425070643.