LA RASSEGNA DI MUSICAL 2018/19 AL TEATRO COMUNALE PAVAROTTI DI MODENA

Dirty Dancing ph Lù Magarò lowSaranno tre gli spettacoli in programma quest’anno nel cartellone di Musical al Teatro Comunale Luciano Pavarotti. Si tratta di tre diverse produzioni italiane, due di commedie musicali americane di successo mondiale e una di un titolo meno noto di Kurt Weill per Broadway, in un nuovo spettacolo firmato dal Teatro Comunale.

Il primo appuntamento è con Dirty Dancing (martedì 15 gennaio alle 20,30). Il film uscì nel 1987 diventando un cult movie e quasi quindici anni dopo l’autrice, Eleanor Bergstein, decise di farne una versione per il teatro in forma di commedia musicale chiamandola Dirty Dancing, The Classic Story On Stage. Debuttò il 18 novembre del 2004 al Theatre Royal di Sydney, seguita da un tour nazionale e quindi da nuove produzioni straniere, prima in Germania, poi nel West End di Londra, all’Aldwych Theatre, con incassi da record, e ancora a Berlino, in Irlanda, a Londra per un’intera stagione al Piccadilly Theatre, a Toronto, Utrecht, Boston, Chicago e in tutto il Nord America, fino a Johannesburg e Cape Town. Lo spettacolo italiano è nato nel 2015 dalla regia di Federico Bellone con la supervisione della stessa Eleanor Bergstein diventando subito la versione ufficiale ed internazionale dello spettacolo, per l’Inghilterra, la Germania, la Spagna, Austria, Monte Carlo, Messico, Belgio e Lussemburgo.

Il 20 marzo si vedrà La Famiglia Addams in una nuova produzione firmata con successo dal regista Claudio Insegno nel 2018 per il Teatro Nuovo di Milano. Il titolo debuttò a Broadway nel marzo del 2010 con oltre 700 rappresentazioni nel primo anno e mezzo. La commedia musicale è tratta, con musica di Andrew Lippa e libretto di Marshall Brickman e Rick Elice, dai personaggi disegnati con macabra ironia nel fumetto che Charles Addams pubblicò a partire dal 1938, in gran parte sulla rivista The New Yorker. Sebbene esistessero numerosi adattamenti televisivi e cinematografici del fumetto, il musical fu la prima volta dei personaggi sul palcoscenico. Nel 2011 il musical iniziò il primo tour americano ottenendo numerosi premi nazionali. A partire dal 2012 diventò un successo mondiale con nuove produzioni in Brasile e Svezia. Nel solo 2013 viene ripreso in Australia, Argentina, Finlandia, Perù e Filippine.

La rassegna modenese si concluderà il 16 aprile con la prima italiana di Johnny Johnson, commedia su libretto di Paul Green e musica di Kurt Weill, il mitico compositore di Bertolt Brecht e dell’Opera da tre soldi. Johnny Johnson è un’opera dedicata all’intervento americano nella Grande Guerra e qui nella sua prima produzione italiana realizzata dal Teatro di Modena in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano per la revisione di Roberto Polastri e con gli allievi attori della scuola di teatro Alessandra Galante Garrone. Costretto ad abbandonare la sua Germania per sfuggire al nazismo, dopo un breve periodo parigino e londinese Kurt Weill si trasferì a New York dove si confrontò con il mondo di Broadway, che negli anni lo porterà a comporre alcuni capolavori come Street Scene e Lost in the Stars. Da poco arrivato a New York, il musicista ricevette, nel 1936, la richiesta di scrivere un nuovo musical dal Group Theatre, un collettivo teatrale particolarmente sensibile ai temi politico sociali. La produzione per Broadway debuttò al 44th Street Theatre, poi, nel 1956, a Carnegie Hall.

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