In un momento in cui si dice che il libro sia in crisi, che i lettori scarseggino, soprattutto in Italia, che l’utilizzo di internet e in particolare dei social abbia disabituato a testi lunghi o complessi, al punto di rendere problematica anche la lettura di un intero articolo di giornale, mi ha incuriosito la presenza di un blog in internet, non legato a case editrici, che di libri parlasse e in particolare di thriller storici: un blog interagito e ricco di interventi, capace di svelare non solo una schiera di appassionati lettori, ma anche di persone desiderose di entrare nei meandri del nostro passato. Mi è quindi venuto naturale intervistare Roberto Orsi, l’artefice del blog “thriller storici e dintorni” per cercare di approfondirne con lui alcuni aspetti.
Emanuela Dal Pozzo
INTERVISTA A ROBERTO ORSI
Quando hai aperto il blog thriller storici e dintorni?
Il blog “Thriller Storici e dintorni” (tsd.altervista.org) è relativamente giovane. Ha iniziato le sue attività circa due anni fa, con recensioni di libri, interviste e articoli sugli avvenimenti e le curiosità storiche. Il blog è nato come progetto correlato all’omonimo gruppo Facebook “Thriller Storici e dintorni”, che conta oltre diecimila iscritti ormai, lettori e amanti di storia che quotidianamente interagiscono per parlare della loro passione.
Come ti è venuta l’idea e qual è l’obiettivo del blog?
L’idea è nata dopo aver letto la trilogia di Glenn Cooper, quella della biblioteca dei morti per intenderci. Cercavo un gruppo facebook per discutere della trilogia e di ciò che la lettura mi aveva suscitato. Mi sono iscritto al gruppo del fans club e a quel punto ho pensato “ma esisterà un gruppo dedicato a questo genere dei Thriller Storici e più in generale del romanzo storico?”
Non trovandolo ho pensato di crearlo direttamente.
Può essere visto e interagito da tutti o c’è un filtro di selezione che ne permette l’accesso? Se si, quali sono i criteri generali che adotti per poter inserire un membro?
Per l’iscrizione al gruppo Facebook non c’è alcuna restrizione. Chiunque sia curioso e abbia voglia di condividere con noi le sue letture in ambito storico è ben accetto. L’iscrizione è ovviamente gratuita.
Il blog invece è liberamente visitabile online, all’indirizzo che ho lasciato nella risposta alla prima domanda. Gli articoli e le recensioni sul blog sono scritti da una piccola selezione di utenti che hanno deciso di partecipare attivamente alla stesura degli stessi. Colgo l’occasione per ringraziarli pubblicamente perché mi danno una mano enorme per proporre sempre nuovi contenuti.
Hai tanti lettori? e che tipo di lettori prediligono il tuo blog?
Il numero di iscritti al gruppo Facebook è aumentato nel tempo, così come le visualizzazioni giornaliere sul blog. Ognuno partecipa a modo suo, chi pubblicando i propri acquisti in libreria, chi condividendo un articolo da un altro sito, una curiosità o un aneddoto. Tutti però mossi dalla stessa passione e la voglia di condividere le emozioni che solo la parola scritta è in grado di lasciare in ognuno di noi.
Cosa offre secondo te a chi lo segue?
Cerco sempre di proporre iniziative interessanti, mantenendo un ambiente sereno, di coesione e amicizia. I risultati credo lo dimostrino perché molti hanno trasformato dei rapporti virtuali in vere e proprie amicizie con incontri nelle rispettive città.
Oltre alle discussioni sulle nostre letture, mi piace organizzare dei giochi che rendano possibile l’interazione tra gli iscritti, creando un’atmosfera anche scherzosa nel momento opportuno.
Ovviamente il tutto senza perdere di vista l’obiettivo primario del gruppo e del blog: parlare di libri storici, anche e soprattutto quelli meno conosciuti o che hanno una distribuzione non capillare.
Sei soddisfatto del numero e della qualità di apporti? E’ cresciuto nel corso del tempo? Osservi che ci siano delle variazioni nel tipo di utenza e se si quali?
Il gruppo cresce costantemente, così come gli accessi al blog. Questa è una bella soddisfazione considerando che si tratta di un genere letterario di nicchia, che a suo modo sta prendendo piede nel mercato. Non saprei dirti se ci sono delle variazioni nel tipo di utenza, ma quello che mi piace è vedere come molti che magari entrano cauti nel gruppo, dopo qualche tempo si lasciano andare e partecipano in modo attivo, anche sfidando sé stessi, proponendo recensioni delle proprie letture, articoli da pubblicare nel blog e iniziative sempre molto interessanti.
Immagino tu sia un appassionato lettore. Quanto leggi mediamente? E sei più un appassionato del genere thriller o del genere storico, oppure non scindi tra i due aspetti?
Sì, adoro leggere e cerco di farlo costantemente. Mediamente leggo 7/8 libri al mese, un centinaio l’anno o giù di li. Molti sono libri che leggo perché richiesto dagli autori o dalle case editrici per una recensione sul blog, altri invece libri scelti per puro piacere.
Tra il romanzo e il thriller storico, scelgo il secondo che nella maggior parte dei casi ha un ritmo più veloce e più pathos.
Quali credi debbano essere gli ingredienti di un buon thriller storico?
Non credo esista una ricetta perfetta. Un po’ come in cucina, ci sono delle nozioni base, degli accostamenti dai quali non puoi prescindere, dei passaggi obbligati per preparare il piatto. Ma, alla fine, la vera differenza la fa il tocco dello chef, la genialità e l’originalità che può contraddistinguere un prodotto dall’altro.
Io amo quel genere di libri che propongono un ritmo incalzante, con una trama complessa e intricata quanto basta per non annoiare. Il tutto basato su fatti reali e concreti, che sia possibile approfondire con altre letture. Mi piace quando il tocco di fantasia dell’autore si cala perfettamente nel contesto del racconto e della Storia, senza trascendere.
Segui particolarmente alcune case editrici? Quali e perchè?
Con la gestione del blog mi capita di collaborare con diverse case editrici. Non vorrei fare nomi specifici per evitare di dimenticare qualcuno, ma le collaborazioni che abbiamo in piedi come blog sono davvero interessanti. Spesso si scoprono delle realtà emergenti o meno affermate, che pubblicano dei prodotti di grandissima qualità. Dal prodotto libro in sé (qualità di stampa, traduzioni e impaginazione) all’editing del romanzo stesso. Una casa editrice meno conosciuta non è sinonimo di bassa qualità, anzi proprio il contrario molto spesso, perché le energie che vengono spese per un determinato libro sono portate all’ennesima potenza per garantire un’ottima riuscita.
Oltre ai titoli “di cartello” che vengono proposti dalle più note case editrici, mi piace andare alla ricerca di chicche interessanti, magari alle fiere di settore dove è anche possibile farsi conoscere come blog e recensore.
Che rapporto hai con la storia, aldilà di quello letterario? Ritieni che sia un aspetto culturale del nostro tempo? Quali sono gli strumenti che abbiamo, secondo te, per potere fare innamorare i giovani della storia oggi?
Adoro la Storia. Trovo che sia maestra di vita, come viene spesso detto. Uno sguardo al passato con la duplice capacità di imparare dagli errori commessi e di evadere da una realtà che spesso viaggia ad un ritmo troppo accelerato.
Si tratta sicuramente di un aspetto culturale del nostro tempo da cui non è possibile prescindere e che andrebbe trasmesso ai giovani in modo accattivante. Basti notare come il Prof. Barbero stia spopolando sul web con le sue lezioni di storia, o come le puntate dei programmi di Alberto Angela sulla Rai siano tra i programmi più seguiti in tv. Questo significa che se raccontata in un certo modo, la storia non annoia, anzi attira una platea molto eterogenea.
Vuoi aggiungere qualcosa che pensi possa essere interessante?
Approfitto di questa sede per parlare di “Scripta Manent – Piccolo salone del romanzo storico” che il 9 e 10 Novembre 2019 ha visto la luce all’interno della manifestazione Usi&Costumi a Ferrara.
Un’esperienza meravigliosa, in un contesto perfetto, immersi nella storia. Abbiamo organizzato questo piccolo salone del libro storico, con venticinque stand diversi in cui diversi autori e case editrici hanno potuto farsi conoscere per due giorni ad un pubblico appassionato di storia.
Visto il successo della prima edizione, l’intenzione di Ferrara Fiere è quella di ripetere la cosa anche l’anno prossimo e abbiamo già le date: 7-8 Novembre! Nelle prossime settimane inizieremo a lavorare per rendere la seconda edizione migliore della prima.
tds.altervista.org
thrillerstoriciedintorni@gmail.com