“KOHLHAAS” DI MARCO BALIANI AL TEATRO DI MEANO (TRENTO).RECENSIONE.

baliani

Una bella scommessa quella di Marco Baliani al Teatro di Meano (Trento): riproporre dopo più di trent’anni il suo vecchio spettacolo “Kohlhaas.”, tratto dal racconto “ Michele Kohlhaasdi H von Kleist, dedicato allora, per sua stessa ammissione, ai compagni ed amici che in quegli stessi anni per lottare contro l’ingiustizia diventarono essi stessi carnefici.

Lo spettacolo, testo di Marco Baliani e Remo Rostagno e la regia di Maria Maglietta, in scena per la prima volta nell’89, diede vita a quel suggestivo filone del teatro di narrazione, poi sviluppato anche da altri come Marco Paolini e Ascanio Celestini per citare i più noti, che , pur con diverse poetiche e in diverso modo, fece del “teatro civile” il proprio cavallo di battaglia.

L’attore, seduto su di una sedia per tutto il tempo, con il ritmo della voce, la mimica, la gestualità ed il corpo, disegna le vicende ambientate in Germania dell’allevatore Kohlhaas, mercante di cavalli, uomo semplice e di sani principi, vittima del furto con l’inganno di due suoi cavalli ad opera di un ricco nobile.

Il racconto descrive le peripezie del protagonista in cerca di giustizia, attraverso un labirinto tra porte chiuse e accessi negati. Alla fine il cerchio del potere si chiuderà intorno al malcapitato, vittima /carnefice, firmando così la sua condanna.

Baliani convince con il proprio racconto a ritmo serrato, trascinando gli spettatori nel proprio mondo immaginifico e dimostrando l’attualità di questo testo anche di fronte ad una platea disincantata, oggi lontana dall’allora sentita “lotta di classe”.

Ma le tematiche della lotta impari contro l’ingiustizia, delle spirali di un potere che stritola, delle manipolazioni a tutti i livelli, dell’utilizzo della violenza per combattere la stessa violenza, entrando così in contraddizione con se stessi, sono sempre attuali e suscettibili di riflessione.

Scaturisce empatia per quell’uomo solo, integro, ancora attento al proprio cuore e, per coerenza con esso, capace di sfidare il potere, diventando infine leggenda.

Lunghi applausi..

Visto il 5 febbraio 2022

Emanuela Dal Pozzo

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