MOLLY BLOOM ALL’ARCHIVIO TEATRO SCIENTIFICO-TEATRO LABORATORIO DI VERONA. RECENSIONE.

Di Emanuela Dal Pozzo

Sfrattato dal Comune di Verona per l’ennesima volta la scorsa estate nella sede dell’ex Arsenale, il Teatro Laboratorio- Teatro Scientifico si rimbocca un’altra volta le maniche, adattando l’atelier artistico, presente nella propria abitazione, a teatro intimo e accogliente per pochi posti a sedere, in attesa dell’allestimento della nuova sede “privata” stavolta, giura Jana Balkan, scottata dalle precedenti esperienze.

L’atelier è carinissimo, intimo e poetico, peccato non possa essere sufficiente per l’allestimento degli spettacoli più complessi della Compagnia teatrale e per le esigenze numeriche del pubblico di affezionati.

Adattissimo però all’allestimento di “Molly Bloom” , uno spettacolo site specific, ambientato in una camera nella quale vengono invitati gli spettatori: un monologo interiore, un flusso di pensieri continuo condotto dalla brava e coraggiosa Isabella Caserta, che si cimenta nel non facile adattamento teatrale che conclude l‘Ulisse di James Joice, in cui la protagonista si racconta lasciandosi andare ai ricordi, mescolando lucidamente tempi, aspirazioni, rinunce, lutti e desideri.

Nel personaggio femminile, ricco di sfaccettature e apparentemente smaliziato dalla vita, alla ricerca della propria perduta giovinezza, si scorgono a tratti desideri sessuali non sopiti, una ricerca di erotismo capace di riscattare un presente non appagante, fantasie capaci di colmare vuoti e assenze, fino alla ricerca di un abbraccio finale con l’ uomo fantoccio che divide il suo letto.

Se Isabella Caserta nell’interpretazione punta sull’ampio spettro vocale che padroneggia, interessante ci è parsa la regia di Pierpaolo Sepe che, a sostegno dell’attrice in scena – scene e costumi Laboratorio Teatrale- colloca un burattino e un pupazzo ad altezza d’uomo, mescolando il teatro d’attore con un teatro di figura dal sapore esistenziale, dilatandone il senso oltre il testo.

E’ sempre curioso e interessante seguire gli sviluppi della ricerca di questa Compagnia che dichiara essere questo spettacolo il primo tassello del nuovo progetto “Yes to life”

Visto il 31 marzo 2022

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