RENZO PERETTI, ARTISTA COMPOSITO, A VILLAFRANCA VERONESE

 

E’ in chiusura alla Galleria MiConTi di  Corso Vittorio Emanuele a Villafranca Veronese l’inquietante mostra ” Corpi in transito” di Renzo Peretti, artista villafranchese la cui grande padronanza tecnica e spessore stilistico lo rendono tra i più interessanti del panorama nazionale.

Pittore, scultore, incisore e titolare di cattedra del corso di Anatomia artistica, Disegno, Elementi di morfologia e dinamiche della forma, presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, Peretti, che da sempre focalizza l’attenzione sul corpo umano in tutte le sue accezioni, convoglia qui un’impressionante quantità di materiali, frutto di un percorso artistico di anni, tra sculture, disegni, installazioni, anche di grandi dimensioni.

Il focus sul quale si concentra è la morte e più in specifico la decomposizione della materia.

Brandelli di corpi nei più diversi materiali, dalla carta, elemento volutamente fragile e votato ad una veloce dissoluzione, anche nel corso della mostra ( alcuni corpi appesi cadono e si scompongono senza essere sostituiti) al cemento, capace di cancellare nel suo “levigato” e volutamente smussato i tratti identificativi individuali, ci parlano da un lato della transitorietà della vita umana e da un lato ci interrogano sulla violenza della morte, assurda e annichilente, nella composizione di resti di carcasse umane ammassati, con un ordine apparentemente casuale, l’una sull’altra. E’ forte e persistente il richiamo all’olocausto, anche con scritte che amplificano il riverbero violento e angosciante che arriva al visitatore, ma è anche allusivo della guerra e delle sue vittime, di ogni guerra e di ogni tempo.

Vi è anche una citazione personale nel ricordo dell’anziana madre morta, con tracce visive e documenti che ricordano i suoi ultimi anni di vita, ricordi che incidono direttamente sulla realizzazione delle proprie opere.

Qui a Villafranca la mostra, seppur esemplificativa nei pezzi scelti, è contenuta.

E’ ben più articolata e copiosa al Forte Ardietti di Ponte sul Mincio, svoltasi quasi contemporaneamente ma già chiusa. Qui gli interni ampi, bui e suggestivi della fortificazione bene si prestano al tema delle opere esposte, che trovano una collocazione site specific grazie anche ad un utilizzo accurato di luci e ombre e all’apporto di vecchi oggetti semidistrutti dal tempo ( un cesto, una sedia) già presenti, che l’artista accoglie inglobandoli nella mostra stessa.

La mostra del Forte ci viene raccontata dallo stesso Peretti attraverso un video suggestivo, le cui immagini scorrono all’interno della mostra di Villafranca, in una sorta di dialogo aperto e circolare.

Un video ricco di sfaccettature oltre che di materiali e che dedica una sezione specifica allo studio della dissoluzione della materia: corpi di ghiaccio ripresi in tempo reale nella propria trasformazione dallo stato solido a quello liquido, massa informe senza più alcuna individualità.

Una bella soluzione il video, capace di rendere il senso completo del lavoro dell’artista, che egli vive con finalità provocatoria “ per risvegliare le coscienze sulla condizione umana, combattendo l’apatia e l’odierno disincanto”.

Emanuela Dal Pozzo

Vista il 1/09/ 2024

 

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