Clint Eastwood nasce il 31 maggio del 1930 a San Francisco in California.
Cresce durante il periodo della Depressione e frequenta il Los Angeles College studiando scienze economiche, ma i continui cambi di lavoro e città del padre di Eastwood non permettono al giovane Eastwood di avere un percorso di studi regolare.
Negli anni cinquanta mentre in Corea scoppia la guerra, Clint Eastwood si arruola come soldato negli United States Army. Questa breve esperienza come soldato non priva di avventure, gli farà capire di non essere portato per una carriera militare. Inizierà a fare i lavori più disparati per mantenersi passando dal camionista, al guardiano notturno, bagnino, impiegato e addirittura il pianista e il trombettista jazz.
La sua carriera da attore inizia nel 1954. Proprio in quell’anno sostiene il suo primo provino per la Universal, con cui firma il suo primo contratto: settantacinque dollari a settimana per quaranta settimane.
Il giovane Eastwood inizia a recitare in vari film b-movie horror, come La vendetta del mostro (1955) e Tarantola (1955).
Il primo film importante per la sua carriera è Francis in the Navy (1955), in cui per la prima volta il suo nome compare nei titoli.
In quegli anni Eastwood recitò in altri film come Vita di una commessa viaggiatrice (1956), Esecuzione al tramonto (1956) e Due gentiluomini attraverso il Giappone (1957).
La sua esperienza d’attore non si limita solo al cinema, infatti nel 1958 viene scelto per interpretare il ruolo del cowboy nel telefilm Rawhied (1958-1959).
Il vero successo di Clint Eastwood arrivò grazie a due registi, uno italiano Sergio Leone e uno americano Don Siegel.
Eastwood nei film di Leone e Siegel, interpreta ruoli completamente diversi.
Entrambi i registi riusciranno ad esaltare e sfruttare le caratteristiche dell’attore come il viso spigoloso, la recitazione scarna ed essenziale, consacrandolo così al successo.
Sergio Leone lo renderà un’icona dei film spaghetti-western facendogli interpretare il ruolo del pistolero, con il suo inseparabile poncho, nella trilogia composta da : Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966).
Don Siegel invece decide di farlo calare nel ruolo del cowboy metropolitano, del soldato e del mercenario, nei film L’uomo della cravatta di cuoio (1968), Gli avvoltoi hanno fame (1970), La notte brava del soldato Jonathan (1970) e L’ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! (1971).
Il film “L’ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!” costituisce il primo film della serie televisiva omonima.
San Francisco. La polizia sta indagando sull’omicidio di una donna trovata morta in piscina.
Il colpevole del delitto, Scorpio, invia una richiesta di centomila dollari alla polizia, minacciando, se questa non fosse stata soddisfatta, di compiere un omicidio al giorno.
Le autorità decidono di affidare il caso all’ispettore Harry Callaghan (Callahan nell’edizione originale) noto per i suoi metodi poco ortodossi nel catturare i criminali.
Inizia così la caccia all’assassino da parte dell’ispettore.
Ben presto Callaghan si rende conto che non è semplice caso di caccia al criminale, ma si tratta di combattere una battaglia su due fronti, contro l’assassino e contro lo stesso corpo di polizia che tenta di ostacolarlo in qualsiasi modo.
Il regista Don Siegel con questo film dà una rivisitazione in chiave moderna del western, potremmo definire questo film un connubio tra il genere poliziesco e le dinamiche del western.
Inizialmente il ruolo del protagonista doveva essere affidato a John Wayne, ma il regista decise di scegliere Eastwood, già considerato l’erede cinematografico di Wayne.
Clint Eastwood interpreta l’ispettore Challagan, un poliziotto che in nome di alti valori come la giustizia, è disposto ad utilizzare metodi poco ortodossi e legali pur di raggiungere il suo obiettivo, ossia salvare vite innocenti.
Una straordinaria interpretazione di Eastwood, del personaggio di Callaghan, con uno sguardo duro, freddo, inflessibile e dalle azioni decise come i classici eroi del cinema western, di cui era già diventato un’icona.
L’interpretazione di Challaghan di Clint Eastwood ha conquistato pubblico e critica, tanto da dare inizio ad una serie televisiva con protagonista proprio l’ispettore!
Per un pugno di dollari è ambientato a San Miguel, una cittadina ai confini tra il Messico e gli Stati Uniti d’America, dove vivono due grandi famiglie: i Baxter, grandi trafficanti d’armi americani, e i Rojo, messicani che controllano il mercato dell’alcool.
Queste due famiglie sono in lotta da anni, ed entrambe mirano ad ottenere il controllo assoluto della città.
A San Miguel un giorno arriva l’Uomo senza nome, un pistolero solitario, che decide di approfittare di questa situazione di grande conflitto.
L’Uomo inizia così ad aizzare una famiglia contro l’altra, sperando che una guerra tra i Baxter e i Rojo, porti alla loro definitiva eliminazione.
Il piano dell’Uomo senza nome però viene scoperto da uno dei familiari della famiglia Rojo, che decide di torturarlo senza pietà. L’Uomo nonostante sia ormai stremato e disperato riesce comunque a trovare il modo di fuggire.
Una volta guarito L’Uomo senza nome decide di ritornare al paesino San Miguel per vendicarsi spietatamente dei Rojo, che nel frattempo avevano sterminato l’intera famiglia Baxter.
Questo è il primo film della Trilogia sul dollaro , altrimenti conosciuta la Trilogia dell’Uomo senza nome, di Sergio Leone.
Per un pugno di dollari divenne in poco tempo considerato il caposaldo del genere spaghetti-westner.
Questo film costituisce una vera e propria rottura nel modo di rappresentare la violenza nei film di genere western, oltre ad essere uno dei primi ad aver avuto un successo di pubblico e critica così importante.
Il film di Sergio Leone è ispirato a La sfida del samurai (1961) film di Akira Kurosawa. Essendo anche il primo film di Leone ad essere trasmesso negli Stati Uniti d’America, il regista decise di cambiare i nomi del cast con nomi americani. Ad esempio Leone stesso si chiamò Bob Robertson, in onore del nome d’arte di suo padre Roberto Roberti, Ennio Morricone si firmò come Don Savio e Gian Maria Volonté fu John Wells.
Le musiche di Ennio Morricone hanno contribuito a rendere famoso il film e a contraddistinguerlo nel panorama americano, dove il genere western era “di casa”.
L’Uomo senza nome è interpretato da Clint Eastwood, un ruolo in cui la sua recitazione diventa il fulcro di tutto il film.
Non essendoci né grandi cambi di ambientazioni, come l’alternare spazi chiusi e aperti oppure paesaggi diversi, né cambi d’abito, è Eastwood con la sua naturalezza nei gesti e nella recitazione che riesce a dare vita al personaggio.
Questo film l’ha consacrato a divo del cinema.
L’attore Clint Eastwood è diverso dagli attori americani del grande schermo a cui siamo abituati.
La recitazione di Eastwood si potrebbe definire recitazione underplaying, traducendo letteralmente significa interpretazione con scarsa efficacia, ma in questo caso si potrebbe definirla come recitazione al risparmio, ma nel senso positivo del termine, una recitazione dove tutto ciò che è superfluo viene eliminato a favore di una naturalezza e semplicità.
Proprio per questa sua particolarità, è stato spesso paragonato ai grandi attori del cinema come Gary Cooper e Humphrey Bogart, perché la vera classicità della recitazione consiste nel cancellare il superfluo e sottolineare l’essenziale.
Il “Metodo Eastwood”, chiamiamolo così, si basa appunto su una sottrazione di gesti, parole, espressioni facciali, tonalità vocale e comunicazione; tutto viene ridotto al minimo.
I tratti distintivi dell’attore Eastwood sono semplicità, naturalezza, laconicità, distacco ironico del personaggio che interpreta nei confronti della vicenda che sta vivendo.
Un attore che riesce a rendere espressivi più di dieci minuti di silenzio, come nell’inizio del film Fuga da Alcatraz (1979), quasi come se avesse recitato un monologo.
Questo è quello che distingue Clint Eastwood dagli altri attori americani.
Note:
– E’ IL PRIMO WESTERN DI SERGIO LEONE, E IL PRIMO INCONTRO CON CLINT EASTWOOD E ENNIO MORRICONE.
– L’IDEA DEL FILM NACQUE DALLA VISIONE, AL CINEMA ARLECCHINO A ROMA NELL’ESTATE DEL 1963, DI ‘YOJIMBO (LA SFIDA DEL SAMURAI)’ DI AKIRA KUROSAWA.
– NEI TITOLI DI TESTA NON FURONO ACCREDITATI NE’ SOGGETTO NE’ SCENEGGIATURA.
– CLINT EASTWOOD E’ DOPPIATO DA ENRICO MARIA SALERNO E GIAN MARIA VOLONTE’ DA NANDO GAZZOLO.
– LA VERSIONE RESTAURATA – PROMOSSA DA FONDAZIONE CINETECA DI BOLOGNA, UNIDIS JOLLY FILM, THE FILM FOUNDATION, HOLLYWOOD FOREIGN PRESS ASSOCIATION E REALIZZATA DAL LABORATORIO L’IMMAGINE RITROVATA – E’ STATA PRESENTATA COME FILM DI CHIUSURA AL 67. FESTIVAL DI CANNES (2014) ED E’ STATA RIPROPOSTA NELLE SALE ITALIANE COME PARTE DEL PROGETTO “IL CINEMA RITROVATO. AL CINEMA”, PROMOSSO DALLA CINETECA DI BOLOGNA.
– NASTRO D’ARGENTO del 1965 MIGLIOR MUSICA a ENNIO MORRICONE
Anna Sperotto