Per quanti pensano che il teatro accada solo nelle istituzioni ufficiali ( a Verona Teatro Nuovo ed affini), nei quali le istituzioni spendono cifre da capogiro ( anche in periodo di crisi siamo certi che il budget sia importante perchè certi nomi, a prescindere dalla qualità, costano) e che in alternativa esistono le compagnie amatoriali, per quanti non si possono permettere il costo del biglietto o non sanno sufficientemente apprezzare certa qualità annoiandosi perfino, possiamo ancora una volta rassicurare: il teatro c’è, è vivo, e si muove irrefrenabile intaccando le maglie del sociale, anche e soprattutto fuori dai classici circuiti.
Si tratta solo di riconoscerlo, senza pensare che il termine “ teatro di ricerca” sia una cosa intellettuale, di scarsa capacità comunicativa per i profani, una sorta di autocompiacimento di nicchia, per addetti ai lavori.
Non esiste teatro senza la ricerca, capace di interrogarsi sui mezzi espressivi e sui contenuti, non esiste teatro senza il corpo dell’attore, con le proprie urgenze poetiche e la continua lotta nel superamento dei limiti/ confini, non esiste teatro infine senza spettatori capaci di dialogare con le emozioni che il teatro trasmette.
Anche a Verona, come in tante città italiane, esistono realtà vive, che producono interrogandosi, che cercano strade nuove per progredire, che invitano artisti esterni per confrontarsi e che quindi segnano la strada per nuovi percorsi culturali. Piccole realtà in movimento che a cerchi concentrici si espandono con l’obbiettivo di esistere per esprimersi e che poco alla volta potrebbero essere capaci di trasformare la cultura di un territorio.
LE DOMENICHE DI RE INVERNO E SCENAE PERCORSI DI MURMURE TEATRO A VERONA
All’Officina Murmure di Verona domenica 18 novembre 2012 è iniziata la rassegna teatrale per famiglie “ Le domeniche di Re Inverno”, un appuntamento che proseguirà fino a domenica 24 marzo 2012, con compagnie veronesi e non, di teatro d’attore e di figura, particolarmente rivolto ai più piccoli. Questi i prossimi appuntamenti: 30 dicembre 2012 ” Re Inverno” di Murmure Teatro, laboratorio/spettacolo d’animazione con pupazzi e attori, 13 gennaio 2013 “Il Tè dei matti” di Murmure Teatro,spettacolo con pupazzi e attrice, da Alice di L. Carrol , 3 febbraio 2013 “Bambini un racconto per la memoria” di osanna Sfragara e Elisabetta Ruffini, 24 febbraio 2013 “Fata Tapparella alla ricerca di Pippi Sbirulina” teatro d’attore e di burattini di I Gotturni, 3 marzo 2013 ”Il viaggio di Manal” di Murmure Teatro, 10 marzo 2013 “Ciripiripì la vita è festa” di e con Gianni Franceschini, sabato 23 marzo 2013 presso Sala Tommasoli alle ore 21 “ Il manifesto dei burattini” del Teatrino dell’Es, 24marzo 2013 “ Il più piccolo circo che c’è” del Teatrino dell’Es.
Sempre nello stesso periodo c’è un calendario altrettanto ricco di performance, teatro di ricerca, danza, attività centrate sul “fare” e i suoi processi: proposte per apprendere, sperimentare, scoprire, inventare, confrontarsi, dal titolo Scenae percorsi.
Questo il calendario: Armilla presenta Compagnia Acchiappasguardi Cavalieri Erranti, liberamente ispirato a Don Chisciotte della Mancia il 21 dicembre 2012, “Io Virginie,studio di teatro danza con laura Gibertini il 18 gennaio 2013, seminario intensivo di danza di Laura Gibertini “Immagina me” il 19-20 gennaio 2013, 25-26-27 gennaio 2013 Workshop con Paolo Nani, 9 e 10 febbraio 2013 Francesca Botti con “L’attore: creatività in ascolto”, il 14-15-16–17 febbraio 2013 Danza -Teatro con Nina Depla ( seminario intensivo per danzatori e attori ispirato a Pina Bausch),1 marzo 2013 “Com’è nato il giullare?” di Maurizio Giordo, il 16-17-23 marzo 2013 “Io e i miei Antipodi” con l’attrice catalana Sara Rosa Losilla.
Info murmureteatro@gmail.com o 3299789797- 3281337481
INTERVISTA A NICOLETTA ZABINI DI MURMURE TEATRO
In occasione dello spettacolo del 16 dicembre 2012, nello spazio di Murmure Teatro in via Pisano 67 di Verona, ho fatto una breve intervista a Nicoletta Zabini, ex attrice dello storico Teatro Nucleo di Ferrara, punto di riferimento fondamentale del teatro di ricerca, particolarmente di quel filone di teatro italo argentino che ha visto nascere attori di spessore quali Cesar Brie, Pepe Robledo e Norberto Presta, oggi personaggi di spicco del mondo del teatro italiano e non solo.
Come mai hai lasciato il Teatro Nucleo di Ferrara e sei venuta a Verona?
Ho lasciato il Teatro Nucleo perchè dopo tanti anni di lavoro con loro sentivo che era arrivato per me il momento di prendere una mia direzione, mentre Verona è stata scelta per ragioni personali.
Quando nasce Murmure Teatro e perchè?
Ufficialmente nasce nel 2007 come associazione costituita da sette persone, con un percorso teatrale precedente, ma in realtà il gruppo già lavorava dal 2002. Il gruppo era formato dagli allievi del corso universitario “ laboratorio teatrale universitario”, gestito dall’Aida, che poi ha continuato in modo autonomo. La motivazione era innanzitutto quella di continuare a fare ricerca teatrale e contemporaneamente far circolare cultura.
Non producete molti spettacoli, vero?
La principale attività dell’associazione non è quella della produzione di spettacoli ma quella di promuovere una cultura teatrale nel territorio. Siamo quindi impegnati nell’organizzazione di rassegne, eventi e soprattutto laboratori, sia rivolti all’esterno che interni, capaci di esplorare le nostre risorse e la cui finalità non è direttamente quella della produzione di spettacoli, attività che ci permettono di mantenere questo spazio e di far sopravvivere l’associazione, indipendentemente dalle cose che ciascuno di noi fa, oltre l’associazione, anche in base alle competenze teatrali ed espressive in senso lato dei singoli membri. C’è chi costruisce burattini e pupazzi e li anima, chi scrive racconti, chi li illustra, chi li interpreta, chi è più impegnato sul fronte dei laboratori e la regia.
IL FIGLIO DELLA FORTUNA
Domenica 16 dicembre 2012, all’interno della Rassegna teatrale per famiglie “ Le domeniche di Re Inverno” di Murmure Teatro, è andato in scena “ Il figlio della fortuna”, uno spettacolo di teatro d’attore e di burattini ideato e animato da Daria Anfelli, che ha dato voce e movimento ai numerosi burattini protagonisti della storia, particolarmente pregevoli perchè facenti parte della storica collezione Nino Pozzo.
Lo spettacolo è infatti una coproduzione di Uqbarteatro e Teatro Mondo Piccino, che custodisce la collezione.
Interessante il testo drammaturgico che nasconde una storia nella storia capace di provocare il riso nei bambini presenti.
Simpatica e movimentata la narrazione della storia che ha visto l’attrice sia visivamente presente in scena, con l’animazione dei burattini a vista, sia all’interno della baracca, per l’occasione su ruote e girevole, in quattro versioni diverse, una per lato, a descrivere l’ambientazione della storia che prevedeva anche una reggia e l’inferno.
Oltre alla bravura dell’attrice, capace di interpretare sia i caratteri dei burattini che di interagire in qualche momento con loro, nei momenti di movimento a vista, con una presenza scenica fluida e convincente, sono da segnalare alcune soluzioni sceniche di estrema semplicità ma di forte impatto visivo, come la barca/scatola che scivolando su un piano, rende contemporaneamente il moto delle onde, ad opera di Piet Paeshuyse, che firma la scenotecnica.
Emanuela Dal Pozzo
Emanuela Dal Pozzo