Sussurri e grida tra pubblico e privato
“Sussurri e grida “ ( per citare il noto film di I. Bergman) sullo spartiacque incerto che divide il “pubblico “dal “privato”, nella serata di sabato 12 settembre 2015, al seguito di Carlo Infante e di Urban Experience, in una delle abituali esplorazioni romane, abbastanza decodificate da riuscire ad entrare con agilità nelle tante contraddizioni dell’oggi e sufficientemente disarmanti da uscirne indenni, oltre ogni possibile ostilità, pregiudizio o burocrazia d’eccesso. Perchè non è facile né comune intrufolarsi in terreni insidiosi in avanscoperta, spesso espressione di disagi e laddove le contraddizioni diventano rivendicazioni dell’esistente.
Sussurri e grida che svelano il titolo indovinato di questa esperienza “ Esseri rumorosi sul viadotto fantasma” che si è sviluppata lungo il viadotto dei Presidenti, infrastruttura incompiuta in attesa di venire convertita a nuovo spazio pubblico. Ci ha provato il gruppo di lavoro del Senatore Renzo Piano sulle periferie, formato da giovani progettisti di Sotto il Viadotto che almeno in parte ha “sanato” la struttura, un inizio che sembrava promettente ma che al momento risulta interrotto. Dovevano esserci a portare la propria testimonianza, invece la loro assenza si confonde con le presenze fantasma di questo viadotto che percorriamo in un tempo sospeso irreale, lungo uno spazio sufficientemente illuminato e animato da tracce di passaggi precedenti.
Ci sono anche le letture via radio e dal vivo di brani tratti da “Esseri rumorosi”- Fratini Editore con gli autori presenti Francesco Michi -Mechi Cena, indagine introspettiva sui suoni e i rumori che accompagnano la nostra vita, linguaggi di un mondo parallelo che pur percepito non sempre abbraccia la nostra coscienza. Affiorano a seguire casuali ricordi personali, tracce ripescate dalla memoria del mondo infantile, flash improvvisi di suoni e rumori che si credevano dimenticati e che improvvisamente acquistano un peso o un significato simbolico: un clic d’interruttore notturno a turbare o accompagnare i propri sogni, un ciabattio felpato amico nelle mura di casa. Una dimensione intima, privata ,che emerge pubblicamente incrociandosi con l’altrui esperienza, mentre ci imbattiamo nello spavento di una famiglia rom, qui attendata che ci racconta le proprie paure, gli attacchi subiti, la tensione sempre viva quando qualcuno si avvicina e che respira finalmente di sollievo quando ce ne andiamo. Ancora il privato che si incrocia con il pubblico, in un’interrogazione continua su uno spartiacque che si colora di tanti suoni e di tanti significati.
Il rapporto tra pubblico e privato verrà affrontato con ancor maggior determinazione la mattina successiva nella nuova via Francigena durante la bellissima pista ciclo-pedonale di 5 km lungo il Parco Lineare da Monte Mario a Monte Ciocci, non solo nelle poliedriche osservazioni del territorio e della sua evoluzione e nell’intervista ai suoi abitanti nel delineare abitudini, rapporto con gli spazi e desideri di riqualificazione, quanto piuttosto nella domanda tacita ed esplicita di come potere veicolare i materiali e le informazioni raccolte perchè diventino preziosi input per politici e amministratori pubblici.
Un lavoro prezioso questo di Urban Experience, non solo sul piano della consapevolezza e della “cittadinanza attiva” ma anche documentaristico, di una realtà ricca di spunti propositivi e di direzioni virtuose da perseguire.
I due walk qui citati si inseriscono nel progetto più ampio che nella settimana dal 5 al 13 settembre ha impegnato Urban Experience in un’esplorazione intensiva di particolari contesti romani.
Emanuela Dal Pozzo
SABATO 12, ore 21:00, Viadotto Giovanni Gronchi (via V.Talli incrocio via A. Bettini)
“ESSERI RUMOROSI SUL VIADOTTO FANTASMA”
DOMENICA 13, ore 10:30, Stazione FL3 di Monte Mario
“LA NUOVA VIA FRANCIGENA”
www.urbanexperience.it