Sono state assegnate le cinque borse di studio della seconda edizione del bando pubblicato da Anghiari Dance Hub, Centro di Promozione della Danza nato nel gennaio 2015 per volontà di alcuni operatori della danza e del teatro, ideato per fornire a giovani / nuovi coreografi, e ai loro interpreti, strumenti di approfondimento del proprio percorso creativo.
I coreografi scelti dalla commissione, composta da Gianluca Cheli, Andrea Merendelli, Luca Ricci, Maurizia Settembri e Gerarda Ventura sono Anna Altobello, Francesco Colaleo, Danila Gambettola, Monica Gentile e Salvatore Insana.
Il progetto per il periodo settembre 2016 – giugno 2017 si configura come un percorso di accompagnamento alla creazione nell’ambito del quale gli artisti selezionati, i cinque coreografi e i loro interpreti per un totale di 15 artisti, avranno la possibilità di confrontarsi con esperti di diversi settori che, attraverso seminari di gruppo e incontri specifici, metteranno a disposizione le proprie conoscenze e il proprio know how con l’obiettivo di supportare la realizzazione dei singoli progetti coreografici.
ADH offrirà i propri spazi per residenze di creazione e collaborerà alla ricerca di altri luoghi di residenza, assicurando la presentazione a pubblico e operatori del settore dei risultati finali dei progetti coreografici e accompagnando i coreografi nella ricerca di eventuali partner produttivi. Il progetto prevede anche un accompagnamento di tipo organizzativo per approfondire le capacità degli stessi autori a dare una struttura efficace alla propria promozione. Nell’arco del progetto i coreografi avranno anche la possibilità di realizzare attività di audience development per sperimentare e approfondire specifiche modalità di sensibilizzazione del pubblico.
Fra i tutor e gli insegnanti si segnalano Andres Morte, Guy Cools, Gianni Staropoli, Matteo Fargion, e “incursioni” di maestri della coreografia contemporanea durante le residenze di lavoro.
Le attività avranno inizio il 12 settembre 2016, per alcuni seminari sarà riservato spazio come uditori a giovani coreografi del territorio toscano.