Con Paul Elliman si è aperto il ciclo di eventi di arte contemporanea organizzati dall’associazione Microclima in collaborazione con Inning, in forma di vero e proprio laboratorio sperimentale di fusione tra arti performative ed editoria.
L’obiettivo di questo progetto è declinare in due diverse forme uno stesso episodio artistico, da un lato nella versione dinamica, replicabile ma irripetibile della performance – con le relative varianti/implicazioni di spazio, tempo e coinvolgimento del pubblico – e dall’altro nella versione statico-documentaria del prodotto editoriale. A ciascun artista invitato è assegnato il compito di proporre un gesto artistico a cui viene data forma nelle due direzioni opposte (temporale/atemporale, esauribile/inesauribile) rivolte a due tipi di pubblico del tutto diversi, uno partecipativo, l’altro fruitivo.
“Sirens Taken for Wonders”, già presentata a New York nel 2009 all’interno di performa 09 e qui riproposta in veste veneziana, è un gioco di suggestioni basato sull’intreccio semantico del suono delle sirene, nella voluta ambivalenza fra mitologia e codice d’allarme.
Elliman, nella splendida cornice della serra grande dei Giardini di Castello, ha tentato con successo un’operazione arditissima: dare forma ai suoni della laguna, imitandoli, fondendoli e astraendoli liberamente, attraverso tre voci liriche e il coinvolgimento del pubblico.
Fonte di ispirazione sono stati i suoni (e i rumori) della quotidiana e secolare convivenza dell’uomo con la laguna, dal respiro placido delle maree al suono aspro delle sirene dell’acqua alta. Una selezione di cinque brani dedicati al microcosmo veneziano – tra cui la Barcarola di Offenbach e A floresta e jovem e cheia de vida di Luigi Nono, qui nella versione La laguna è giovane e piena di vita – ha tratteggiato i riferimenti del contesto, per poi addentrarsi nel vivo della performance. Al pubblico è stato chiesto di ricreare con il respiro il suono vitale e altalenante della laguna, con l’aggiunta di interferenze di altri e suoni e richiami, di uccelli e di gondolieri, in un intreccio condiviso di suggestioni personali. Solo a questo punto le tre voci, in assolo e assieme, si sono innestate imitando le sirene dell’acqua alta, rielaborando e sovrapponendo le gradazioni acustiche delle diverse “tacche” sonore (corrispondenti, per convenzione dal 2007, ai diversi livelli di marea) in una forma inedita, allontanandosi via via dalla pura riproposizione della realtà e trasponendola nella dimensione mitologica del canto delle sirene.
Il risultato,con la partecipazione della soprano Lara Matteini, del tenore Gianluca Zoccatelli e del baritono Alberto Zanetti, nonostante la semplicità dell’operazione e forse con la complicità del buio e della negazione dei riferimenti spaziali, è stato di una suggestione inaspettatamente enorme, applaudito calorosamente da un pubblico giovane e numeroso.
Un progetto, quello di Inning e Microclima, molto promettente e che vale la pena di tener d’occhio.
Venezia, 28 febbraio 2013
Francesco Marcorin
www.inning.it
www.microclima-venezia.com