IL FESTIVAL TEATRI DI VETRO A ROMA DAL 21 SETTEMBRE AL 12 NOVEMBRE 2017

L’11^ edizione del Festival Teatri di Vetro, rassegna italiana di arti sceniche contemporanee, che si svolgerà dal 21 settembre al 12 novembre a Roma consolida le collaborazioni con il Teatro Vascello, Centrale Preneste, Fondazione Volume! Carrozzerie n.o.t., le librerie Tuba e Giufà e ne stringe di nuove con il Teatro del Lido di Ostia, il Teatro Brancaccino, il Conservatorio Statale O. Respighi, l’Accademia Nazionale di danza e l’Università degli Studi di Roma Tre – Roma Tre Radio.
“Guarda indietro, guarda avanti” è l’incipit di questa nuova edizione, il filo conduttore che lega gli spettacoli in programma in un’unica riflessione sulla storia, tra creazione contemporanea e movimento a ritroso in direzione dell’origine.
SETTEMBRE
Il focus sulla danza araba e l’istallazione di Salvo Lombardo
Dal 21 al 23 settembre presso la Fondazione Volume! sarà visibile l’istallazione performativa
B-SIDE di Salvo Lombardo e Isabella Gaffè, un ciclo di documenti visivi e sonori che ripercorre parte di un processo di archiviazione di gesti “non straordinari” di passanti nello spazio pubblico. Una sperimentazione creativa proposta anche in ambito coreografico e dal titolo Casual Bystanders in programma il 10 ottobre presso il Centrale Preneste.
La riflessione sulle tracce del passato nel presente è al centro del
FOCUS YOUNG ARAB CHOREOGRAPHERS / Italy 2017 che vede il coinvolgimento di tre giovani coreografi arabi in tournè in Italia, in scena alle Carrozzerie not a Roma il 22 settembre. Mounir Saeed (Egitto), con What about Dante, Bassam Abou Diab (Libano) con Under the flesh e Hamdi Lakhdher (Dridi) (Tunisia) con Tu meur(s) de terre, rielaborano i segni della tradizione e la pongono in dialogo con la propria ricerca coreografica.
OTTOBRE
Tutto TEATRO
Viene intercettata la tensione alla riscrittura dei grandi classici con
Macbettu della compagnia Teatropersona/Teatro di Sardegna che andrà in scena il 2 ottobre al Teatro Vascello, interpretato in sardo da soli uomini, come vuole la tradizione del teatro elisabettiano; il 14 ottobre a Centrale Preneste un altro testo classico: Riccardo III e le regine di Oscar De Summa/La Corte Ospitale.
Il fortunato spettacolo
Da parte loro nessuna domanda imbarazzante di Fanny&Alexander e Ateliersi prende avvio da L’amica geniale di Elena Ferrante, affondando nel rapporto tra la storia individuale delle due donne e della loro amicizia e la storia di un paese travagliato dalle sue contraddizioni e metamorfosi. In your face di Ateliersi, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi indagano l’attitudine di alcune persone a scandire la propria relazione con gli accadimenti del reale attraverso i social evidenziandone il carattere esilarante in uno stream dialogico ininterrotto tra le chat e i performer.
Fonti letterarie e fonti teatrali diventano materia di indagine in
Dove tutto è stato preso di Bartolini/Baronio, ispirato a Correzione di Thomas Bernhard in cui lo sguardo rivolto al passato diventa necessario punto di slancio per porre domande sulla costruzione di futuro, in scena al Brancaccino.
In programma sempre al Brancaccino, il testo vincitore del bando 2016/2017 di
NdN Network drammaturgia Nuova: Opera sentimentale di Camilla Mattiuzzo messa in scena dalla compagnia Angius I Festa feat Woody Neri.
Con
Aspettando# Io non ho mani che mi accarezzino il viso di Biancofango verrà presentato uno studio sui testi di Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e Woyzeck di Bűchner.
Hundred Toasts di Anita Wach è una celebrazione della repubblica e della libertà nel tempo di crisi della democrazia. Affonda invece nella storia della Rivoluzione russa, 1917 Core di Erosanteros, una lettura-concerto per ridare vita alle parole di poeti che hanno cantato la Rivoluzione e restituire la gioia dell’avvento di un tempo talmente nuovo da lasciare senza fiato.
Leviedelfool in Heretico_dopo questo apparente nulla, metterà in scena, il 30 ottobre al Teatro Vascello, sette capitoli che demistificano il linguaggio della religione cristiana traducendo dogmi e culto in un linguaggio scenico che intreccia danza, visione e parola.
Tutta DANZA
In
Questo lavoro sull’arancia, la compagnia TIDA si interroga sulla natura del dispositivo scenico a partire da dinamiche di potere, di violenza, del rapporto sadomasochistico che ricorda Arancia meccanica.
T.I.N.A. (There is no alternative) prima nazionale di Giselda Ranieri/Aldes, è un dialogo giocato sul filo tra reale e visionario, un confronto tra personale e sociale con sconfinamenti ironici e onirici, una donna che prova a definirsi tra mille puntini di sospensione. Sempre prodotto da Aldes, Album di Stefano Questorio parte da un concetto di base semplice e rigoroso: coreografare un intero album di un gruppo rock come se fosse musica per balletto, un Lago dei Cigni la cui materia sonora è in questo caso un’opera dei Suicide, duo punk newyorkese degli anni 70.
In alcune opere è l’universo poetico a muovere il gesto artistico verso la società: in
R.OSA_dieci esercizi per nuovi virtuosismi di Silvia Gribaudi attraverso un’ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo della donna e del ruolo sociale che esso occupa.
Nell’ottica di ricerca verso nuove sperimentazioni e riscrittura dei classici andranno in scena:
Cigno di Loredana Parrella e Cie Twain, Don’t be afraid da L’aprés midi d’un faune una creazione originale di C&C Company, coprodotto da C&C, Teatri di Vetro e Residenza Idra, con la collaborazione di Hun Mok Jung e l’interpretazione di Carlo Massari, lavori che testimoniano la tensione degli artisti verso l’origine della loro stessa arte, l’urgenza di appropriarsi di un’aurora da cui il teatro e la danza hanno segnato nuovi inizi.
D’animanimale di Paola Bianchi e Ivan Fantini, azione per corpo e voce nato dal libro animanimale dello stesso Fantini e del pittore Andrea Chiesi, è un intreccio tra teatralità, danza e arte pittorica.
DANZA E MUSICA AL TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
Dal 3 al 12 novembre il Festival si sposta al
Teatro del Lido dove andranno in scena i giovani coreografi under 35: Yoris Petrillo con Nothing To Declare; Cie MF/Maxime & Francesco presenti con due lavori Chenapan e la versione urbana di Re-garde, Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza/Natiscalzi DT con Lo Schiaccianoci_Opera Fantastica in Atto unico per ensemble di danzatori e tappeto elastico. Dehors/Audela inaugurano la collaborazione con il musicista Simone Pappalardo nello spettacolo Più Nel Bosco Non Andremo? Simone Zambelli con Non Ricordo; Arianna Rodeghiero con In between e Anna Giustina con reRality.
La sezione musicale è incentrata su elettronica e elettroacustica e vede la collaborazione con il
Conservatorio O. Respighi di Latina.  Dalla contaminazione tra elettronica e sonorità del clarinetto di Call to mind di Breaking Wood/Walter Paradiso, alla jam-session dei Meno Infinito che in Meno Vetro dialogano in improvvisazione con altri musicisti; dall’elettronica sperimentale dei Granato, all’orchestra elettroacustica composta da dieci allievi dei Conservatori O. Respighi di Latina e A. Casella de L’Aquila diretta da Simone Pappalardo per il concerto Fields; dalla rilettura pluridisciplinare della figura di Cassandra nella poesia sonora Winterreise di Cipitelli-Sbordoni-Schiavone-Vinella, alle ricerche di Novi Sad, artista greco programmato in collaborazione con Plunge; dal suono immersivo delle composizioni sonoro-drammaturgiche degli allievi del Conservatorio O. Respighi di Latina, a Singularity di Outpostlive/Vjit, un racconto audio video di un viaggio senza tempo, che attraverso una ricerca su basi scientifiche ripercorre la storia dell’Universo.
Per l’anno 2017 Triangolo Scaleno Teatro si conferma partner delle reti nazionali:
NdN Network drammaturgia Nuova e Anticorpi XL. È inoltre partner della rete appena costituita FOCUS YOUNG ARAB CHOREOGRAPHERS / Italy 2017.

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