“AMMORE E MALAVITA”: IL NUOVO FILM DEI MANETTI BROS

manetti-593x443C’è il funerale di don Vincenzo Strozzalone, “o re do’ pesce”, nell’incipit del nuovo film dei Manetti Bros “Ammore e malavita”: un musical.

Claudia Gerini, vedova forzatamente inconsolabile, lo piange dietro la bara. Dentro la bara il morto canta. È il solito strepitoso Carlo Bucirosso, esilarante anche a canticchiare, che lamenta di non sapere chi cavolo sia ‘sto don Vincenzo.
Poi si torna a cinque giorni prima del funerale, sulle “vele” di Scampia, dove una guida turistica, “il Virgilio di Scampia” appunto, porta a visitare le “bellezze” di Napoli una comitiva di americani. A beneficio loro, che conoscono a memoria le battute di Salvatore Conte della serie Gomorra, e che trovano suggestivo essere scippati in quel luogo caratteristico, bisogna nascondere ogni segno che possa far pensare ad una qualche parvenza di vivere civile.
Qui cantano e ballano come in un Musical di Lloyd Webber, ma la colonna sonora di Aldo e Pivio de Scalzi è tutt’altro che omogenea: si va appunto dal musical anni ’70, alla sceneggiata, al neomelodico e perfino a una cover da Flashdance. Per assurdo si potrebbe dire che la parte musicale finisce per essere il punto debole di un film musicale, peraltro molto riuscito. Le canzoni affidate alla pur brava Serena Rossi, per esempio, sono piuttosto banalotte, e “What a feeling” il punto meno brillante. Eppoi c’è Giampaolo Morelli, meno efficace che in “Song’e Napule”, ma di certo più bravo a fare lo 007 che a cantare. Lui è Ciro, una delle due “tigri”, le guardie del corpo superaddestrate di don Vincenzo, che “tradisce” per amore e diventa il nemico pubblico numero uno. Deve salvare Fatima (Serena Rossi) la bella infermiera precaria che ha visto vivo don Vincenzo e perciò deve morire. Perché il bel plot dei Manetti, scritto con Michelangelo La Neve, parte da una situazione tipo “Johnny Stecchino”, con un doppio Bucirosso, che è don Vincenzo e pure il suo sfortunato sosia, commesso in un negozio di scarpe.
Film comunque riuscito, come dicevamo, perché i Manetti sanno tenere la macchina da presa. E fare cinema brillante, quando non addirittura esilarante, senza perdere di vista quella necessaria dose di drammaticità che rende credibile il plot e lo fa andare ben oltre il genere comico. Chissà che non li vedremo davvero, prima o poi, dirigere un film drammatico tour cour: siamo sicuri che sarebbe perfettamente nelle loro corde e che con la loro ironia ne potrebbe venir fuori un prodotto di culto alla Tarantino.

Commedia, musical, ma anche film d’azione, il nuovo film dei Manetti Bros “Ammore e malavita”, in sala dal 5 ottobre, è stato premiato a Venezia col “Pasinetti” per il miglior film e per il miglior cast.

Dino Geromel

AMMORE E MALAVITA

Regia : Manetti Bros

Sceneggiatura : Michelangelo La Neve e Manetti Bros

Fotografia : Francesca Amitrano

Montaggio : Federico Maneschi

Musiche : Aldo e Pivio De Scalzi

Cast : Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Carlo Buccirosso, Claudia Gerini, Raiz, Franco Ricciardi, Antonio Buonomo

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