TROVESI E L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE IN SALA MAFFEIANA A VERONA

Opportunità interessante nel concerto dei Virtuosi Italiani a Verona in sala maffeiana il 12 gennaio 2014, in cui il compositore Gianluigi Trovesi non solo ha eseguito in prima assoluta proprie musiche come clarinetto jazz solista, accompagnato dall’orchestra d’archi dei Virtuosi, ma ha anche introdotto i diversi brani illustrando sia le scelte del contesto spazio temporale, sia motivandone l’adesione interiore con aneddoti e ricordi a ritroso della propria infanzia.

Sono state eseguite così le due suite di Gianluigi Trovesi: “Frammenti Orfici” (intorno all’Orfeo di Monteverdi) e “Berg Heim- Una piccola montagna magica “ ( intorno al romanzo Der Zauberberg- La montagna Incantata di T. Mann), entrambe orchestrate da C. Guarino, suite particolarmente apprezzate dal folto pubblico presente proprio per la capacità didattica di Trovesi, di esprimere anche a parole le atmosfere, la delineazione dei caratteri dei personaggi raccontati e le emozioni scatenanti i cambi ritmici e le scelte strumentali.

Così se la prima suite si caratterizza per un’ambientazione mediorientale e rimane nello stile musicale maggiormente aderente alla sua epoca, nella seconda suite, già dai primi due brani “Intrata di G.B. Buonamente di Mantova e “La Suave Melodia” di A. Falconieri di Napoli, entrambi del 1600, si respirano accenti di contemporaneità in un gioco di ritmo su mantenimento delle originali armonie.

I brani successivi di Trovesi attingono tanto dal mondo interiore del compositore quanto dai personaggi e dalle vicende del romanzo di T. Mann.

Scopriamo così che nel brano “Una piccola montagna magica”dell’omonima suite, il compositore ricorda una collina della sua infanzia, che nel brano “Berg Heim” prevale l’ironia nel dipingere goliardici soldati bergamaschi in discesa dalla montagna in cerca di vino e di compagnia, che in “Bestiario” vengono descritti in contrapposizione eleganza e volgarità, mentre in “Frammenti Locati” gli strumenti bisticciano tra loro come i due personaggi litigiosi del romanzo, e così via.

Oltre agli interessanti inserti di Trovesi, appassionante lezione musicale, il concerto in sé si è dimostrato ricco di suggestioni e di contaminazioni, dalle danze della tradizione popolare, alla musica rinascimentale e barocca, dalle tecniche d’improvvisazione alle nuove interpretazioni dei classici, in perfetta sintonia con le scelte artistiche di Alberto Martini, direttore artistico dei Virtuosi, sempre alla ricerca di nuovi linguaggi e generi artistici, fautore di questo nuovo progetto, commissionato a Trovesi, dal titolo “L’Arte dell’Improvvisazione”.

Una menzione speciale merita il percussionista “Sbibu”, noto nell’ambito jazzistico veronese, che ha dato un notevole contributo alla realizzazione del concerto.

Il prossimo appuntamento domenicale in sala maffeiana con i Virtuosi sarà il 26 gennaio 2014 alle ore 11 con il concerto “Per non dimenticare”, direttore Federico Mondelci, violino solista Amalia Hall, musiche di P.I.Tchaikovsky, D. Shostakovich, P. Vasks.

Emanuela Dal Pozzo

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