Film, regia, attrice protagonista (Sally Hawkins), attore e attrice non protagonisti (Richard Jenkins e Octavia Spencer), sceneggiatura originale (Guillermo del Toro), fotografia (Dan Laustsen), montaggio (Sidney Wolinsky), colonna sonora (Alexander Desplat), costumi, scenografia, sonoro e montaggio sonoro.
Con le sue tredici nomination, “La forma dell’acqua” di Benicio del Toro è il film più apprezzato dai giurati dell’Academy, circa ottomila professionisti del cinema che votano per le rispettive categorie, oltre che per il miglior film.
Seguono “Dunkirk” , che ne ha ottenute otto, e “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” con sette. E poi “L’ora più buia” e “Il filo nascosto” con sei. Cinque candidature per “Blade Runner 2049” e “Lady Bird” , quattro a “Chiamami col tuo nome” del nostro Luca Guadagnino, insieme a “Get out “ e all’ultimo “Star wars “. Solo due nomination a “The Post”(film e Meryl Streep, alla sua ventunesima candidatura), superato con tre da” I, Tonya” e perfino da “Baby Driver.”
Forse la sorpresa più grossa è “Get out”, nominato come miglior film, miglior sceneggiatura originale, miglior regista e miglior protagonista maschile, rispettivamente Jordan Peele e Daniel Kaluuya.
Altra sorpresa la candidatura della regista esordiente Greta Gervig, già musa di Noah Baumbach e sua sceneggiatrice, candidata anche per la sceneggiatura originale.
Rachel Morrison, per “Mudbound”, è invece la prima donna a vantare una candidatura per la migliore fotografia.
Per le interpretazioni premiata la straordinaria performance di Gary Oldman, per il suo Churchill, che speriamo compenserà la mancata statuetta per “La talpa” nel 2012. Ineccepibile anche la nomination per lo stupefacente make-up che ha contribuito a rendere la sua interpretazione ancora più credibile. Cosa che ahimé, dalle foto di scena non sarebbe stato per il vecchio Getty di Kevin Spacey, poi ignobilmente sostituito per le note, discutibili, vicende, dall’incolpevole e bravissimo Christopher Plummer.
Premiato anche il fantastico cast di “Tre manifesti a Ebbing, Missouri,” con la nomination e la probabile meritata vittoria di Francis Mc Dormand, come migliore protagonista femminile, e di Sam Rockwell e Woody Harrelson, per i migliori non protagonisti. Contenderà loro la statuetta proprio Christopher Plummer, unica meritata nomination del brutto film di Ridley Scott sul rapimento di Paul Getty.
Non abbiamo ancora visto “La forma dell’acqua “di del Toro, ma se da un lato ci compiacciamo per le otto candidature di “Dunkirk “ di Nolan (che resta per noi, con “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” il miglior film americano dell’anno), spiace non vedere tra i nove candidati alla statuetta principale “Blade Runner 2049” , in lizza invece per la fotografia di Roger Deakins oltre che per colonna sonora, scenografie, effetti speciali, sonoro e montaggio sonoro. Il posto c’era, visto che almeno quattro dei più interessanti film dell’anno stanno nelle candidature per il miglior film straniero dove, con l’argentino” Una donna fantastica” , si collocano i bellissimi The square” dello svedese Ruben Östlund, “Corpo e anima” dell’ungherese Ildikò Enyedi,” Loveless” del russo Andrey Zvyagintsev e “L’insulto “del libanese Ziad Doueiri.
Al 4 marzo dunque!
Dino Geromel