IL PROGRAMMA CULTURALE DEL CARNEVALE DI VENEZIA 2018

ConferenzaStampa Cultura-1Mettere la città in scena, aprendo le porte dei palazzi, delle biblioteche e degli archivi, dei musei e delle sale da musica a progetti ibridi, estemporanei, adatti al contesto più brillante e festoso che il clima della manifestazione induce. Questo il filo conduttore del programma culturale del Carnevale di Venezia, presentato oggi, mercoledì 31 gennaio 2018, presso la sede del Telecom Future Centre di Venezia. All’incontro sono intervenuti: Marco Maccapani, Direttore Artistico del Carnevale, Stefano Karadjov, Curatore della rassegna culturale, Piero Rosa Salva, Amministratore Unico Vela Spa, società organizzatrice della manifestazione e Paola Mar, Assessore al Turismo del Comune di Venezia.

Il teatro

La rassegna propone alcuni spettacoli originali, in modalità itinerante, in alcuni tra i più bei palazzi cittadini, per godere di una rappresentazione in costume, situata in una scenografia naturale veneziana, unica e quindi irripetibile altrove.

Dalla collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia nascono quattro nuove drammaturgie che intrecciano le proprie trame con il contesto della rappresentazione.

Al Museo di Palazzo Mocenigo vanno in scena due eventi: Il giocatore di Biribissi, il 4 febbraio, di e con Alessandro Bressanello, uno dei vari giochi d’azzardo che venivano praticati nei ridotti veneziani, veri e propri casinò del ‘700, diventa uno “spettacolo da tavolo da gioco”, con il protagonista e il suo servitore che fanno partecipare il pubblico ricreando situazioni ed emozioni d’altri tempi. E, Volta la Faccia (con la maschera, di Commedia e d’invenzione), il 10 febbraio, di Michela Mocchiutti, Giorgio Bertan e Emanuela Dal Pozzo, con le maschere di Stefano Perocco di Meduna e Alessandra Faienza, un viaggio tra le maschere, trasportati dall’affabulazione dell’attrice e dal suono della fisarmonica di Tommaso Genovesi.

Domenica 11 febbraio, al Museo del Vetro di Murano, El ziogo de le perle de vero. Le donne del vetro a Venezia di Valentina Confuorto, ci riporta ai riti delle perlere e delle impiraresse, e alle antiche storie raccontate da nonne e mistre d’altri tempi, mentre alla Casa di Carlo Goldoni, Felicetta – Chiarastella Seravalle – accompagnata dai canti da bateo suonati e cantati da Rachele Colombo, ci restituisce in modo sognante e a tratti ingenuo la quotidiana battaglia di una giovane tra Bergamo e Venezia, in ‘700 Pop. Spaccato di vita popolare con colonna sonora.

Frutto invece della straordinaria collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto e il Polo Museale del Veneto, a Palazzo Grimani verrà messo in scena, dal 2 febbraio e per tutta la durata del Carnevale, La Venexiana, testo classico del teatro cinquecentesco, per la nuova regia di Giuseppe Emiliani e con i costumi del Maestro Stefano Nicolao: un’analisi psicologica delle donne viste come soggetto, e non oggetto, del desiderio erotico, che prenderà forme inconsuete e itineranti, insieme ai visitatori, nelle varie stanze del piano nobile in cui si sviluppa la drammatizzazione.

 La musica

Particolarmente ricca la rassegna musicale del Carnevale 2018.

Si comincia il 2 febbraio, a Palazzo Labia, con Il canto del mondo, recital chopiniano che Letizia Michielon terrà nel Salone da Ballo, nel complesso microcosmo chopiniano attraverso l’esecuzione di opere appartenenti alla fase giovanile e matura del musicista polacco comprendenti Notturni, Mazurche, Valzer, Studi, nonché lo studio che dà il titolo all’evento, composto dalla stessa interprete.

Domenica 4 febbraio ci spostiamo alla Sala San Marco di Trivignano dove, dopo il successo della Piccola Turandot eseguita nell’edizione 2017 del Carnevale, gli allievi dell’Associazione Musicale “Ermanno Wolf-Ferrari” si rivolgeranno al giovane pubblico di bambini e ragazzi facendolo divertire in Gioco musicando / musica giocando con suoni degli strumenti della Sinfonia dei giocattoli di L. Mozart e le celebri filastrocche di tutti i nostri giochi.

Giovedì grasso 8 febbraio gli appuntamenti raddoppiano. Alle 17, per bambini e adulti, all’Ateneo Veneto va in scena una fiaba narrata su un canovaccio musicale che ha per sfondo Venezia: Il Vento, “favola teatrica per bambini dagli uno ai cento anni” scritta in origine da Antonella Barina per il figlio Tobia e ispirata alla cosiddetta “Casa delle Girandole” di Campo San Rocco, un luogo mitico per veneziani e viaggiatori, fino alla fine degli anni Novanta punto privilegiato di incontro per innamorati, famiglie, bambini, studenti e visitatori, che si fermavano incantati davanti al turbinio di colori del meraviglioso planetario che un artigiano veneziano aveva costruito sulle proprie finestre. E alle 20, a Palazzo Zenobio l’Associazione Culturale Musica Venezia propone Cabaret Satie. Genoveffa di Brabante (versione pantomima) di Erik Satie con la regia di Adriano Iurissevich, con la celebre storia di Genoveffa, ideata da Satie per marionette, in questa occasione presentata con voce narrante, mimo, soprano e pianoforte. A seguire la Chanson di cabaret, in cui la soprano Carlotta Gomiero interpreta alcune fra le più belle canzoni del ciclo che l’autore compose mentre lavorava per il famoso Chat Noir di Parigi. Lo spettacolo replica martedì grasso 13 febbraio.

Domenica 11 febbraio e lunedì 12 febbraio il Palazzetto Bru Zane ospiterà la nuova produzione di due piccoli gioielli musicali del repertorio lirico francese romantico di metà Ottocento: 2 operette in 1 atto, ovvero Les deux aveugles (1855) buffoneria musicale in un atto con musica di Jacques Offenbach su un libretto di Jules Moinaux, e Le compositeur toqué (1854) buffoneria musicale in un atto con testo e musica di Hervé.

E per chiudere, martedì grasso 13 febbraio, si ritorna all’Ateneo Veneto, questa volta con L’Enigma di Zoroastro. Leggi, ascolta, risolvi, recital proposto dagli Amici della Musica di Venezia, che riprende un tipo di divertimento molto in voga nei Carnevali del Settecento, specchio sui generis di una geniale fantasia in grado di “teatralizzare a parole” immagini e scene a volte comiche e leggere, a volte perfino scabrose, a volte grandiose e allusive di una incredibile serietà.

Una proposta importante a cura dell’Associazione Richard Wagner di Venezia in collaborazione con il Conservatorio Benedetto Marcello attende il pubblico del martedì grasso alle ore 17.00 al Conservatorio Benedetto Marcello: “Wagner e Liszt ricordano Rossini: danzando e regatando con un vecchio peccatore”.

Gli eventi speciali

Come ogni Carnevale, ci siamo divertiti a improvvisare degli eventi speciali, a cavallo tra le diverse arti e infarciti di sperimentazione, distribuendoli come coriandoli nel calendario di questi prossimi giorni.

Giovedì 1 febbraio, alle Sale Apollinee della Fenice, I divertimenti musicali de Il Contrappunto Veneziano portano il pianoforte a quattro mani di Ezio e Anna Lazzarini, insieme a racconti e proiezioni, a percorrere un piacevole e attraente viaggio musicale in compagnia di Leonard Bernstein, Nino Rota e George Gershwin: l’evento in collaborazione con Associazione Italiana contro le Leucemie – linfomi e mieloma, è a ingresso libero con offerte raccolte destinate all’Associazione AIL.

Domenica 4 febbraio, al Casino Venier – Alliance française de Venise, I fantasmi di Goldoni e Casanova a Venezia. Il giocatore giocato, un divertissement in rima e lingua veneziana di Antonella Barina, ambientato in un ridotto. L’opera presenta la lettura teatralizzata dall’attrice Maria Pia Colonnello e dall’attore Massimo D’Onofrio, insieme al violoncello di Lorenzo Parravicini: tra realismo goldoniano e fantasia gozziana, interagiscono Goldoni nel ruolo di moralizzatore e Casanova in quello del giocatore amorale e libertino, in un immaginario incontro del 1753.

Venerdì 9 e sabato 10 febbraio, alla Fondazione Querini Stampalia, si gioca con il cinema: imbranataggine, timidezza, sfortuna, voglia di farcela, sono questi gli elementi che caratterizzano i personaggi creati da due dei più grandi attori comici del cinema americano, Harold Lloyd – venerdì 9 febbraio con The Freshman (Lui e la palla o Viva lo sport) – e Buster Keaton – sabato 10 febbraio con Battling Butler (Io e la boxe) – che rivivono nelle due proiezioni accompagnate dalle musiche dal vivo di Ulisse Trabacchin nel ciclo Play & Replay a cura di Fabbrica del Vedere e Archivio Carlo Montanaro.

Infine, lunedì 12 febbraio, in collaborazione con l’Università Popolare di Venezia e l’ospitalità del Consolato di Svizzera a Venezia, la maestria dell’icononauta Carlo Montanaro nel recuperare chicche dal passato del cinema ci porta, nell’attualizzazione della videoarte di Igor Imhoff, a rivivere i più bei numeri tratti da commedie musicali scritte o adattate per lo schermo cinematografico con Play & Dancing, un pomeriggio di grande e gradevole professionismo, tra alcune delle pagine più impegnative del musical cinematografico americano dagli anni ’30 ai ’50: Fred Astaire, Ginger Rogers, Gene Kelly, i Marx Brothers, Laurel & Hardy, Hanna & Barbera maestri dell’animazione, della leggerezza, del divertimento, del gioco, dell’esagerazione, del nonsense.

Le mostre e le rotte – più o meno segrete – del Carnevale di Venezia

Da sempre questa direzione artistica coltiva il piacere di trascinare i veneziani a riscoprire la città e le proprie tradizioni ed eccellenze, anche contemporanee, con i progetti espositivi estemporanei creati per il Carnevale e con laboratori unici per bambini e ragazzi.

Così, per l’ottavo anno consecutivo, dal 3 febbraio, si rinnova la tradizione della mostra documentaria Il gioco: ingegno, fortuna, agilità curata dall’Archivio di Stato di Venezia: attraverso una selezione di documenti – dal XIV al XVIII secolo – conservati dall’Archivio, si traccerà un percorso con l’intento di rievocare alcuni momenti di gioco di quella che era la civitas ludens veneziana: il gioco delle carte, le lotterie, i giochi negli spazi pubblici; il gioco vietato che diventa oggetto di accusa e che non può non coinvolgere personaggi mondani quali Giacomo Casanova.

Alla Fabbrica del Vedere con Play&Paper&Movie si riscoprono le carte da gioco, ma solo quando fanti cavalli e re evocano il cinematografo. Quel cinematografo che sta alla base di alcune varianti dell’antico gioco dell’oca. Quel cinematografo che, per fare giocare i bambini senza pericoli, negli anni ’30 aveva riconvertito le immagini di celluloide, proiettando pellicole di carta.

Alla Peggy Guggenheim Foundation i laboratori domenicali Kids day speciali edizioni per il Carnevale, per bambini dai 4 ai 10 anni, con Giochiamo a scacchi con Man Ray e PeggyPoli. E per tutti, le visite guidate quotidiane, in italiano e inglese, alla Collezione e alla nuova retrospettiva appena aperta: Marino Marini. Passioni visive.

Al Palazzetto Bru Zane, con le visite guidate tutti i pomeriggi dei giorni grassi del Carnevale, dall’8 al 13 febbraio, alla scoperta dei suoi tesori artistici e della sua affascinante storia, in italiano, inglese e francese.

Al Fab Lab Venezia al Vega, con i meravigliosi laboratori di fabbricazione digitale, a partire da sabato 3 febbraio, dove è possibile imparare divertendosi durante il Carnevale, scoprendo i droni, la stampa 3D, la progettazione di un videogioco e tanto altro ancora all’insegna dell’innovazione e della tecnologia che incrociano la creatività.

Oppure, all’opposto, fare una full immersion nella realizzazione di una maschera veneziana, presso l’Atelier Ca’ Macana, dove si potrà conoscere la storia del Carnevale, in italiano, inglese e francese, con un mini atelier sulla maschera veneziana.

Alla nuova Biblioteca Vez Junior, con Fiabagiocando, la lettura animata e i giochi veneziani nel laboratorio teatralizzato a cura del Comitato Venezia, in programma martedì 6 febbraio.

Oppure infine, per le classi della scuola primaria che vi stanno già partecipando, il laboratorio Il gioco delle scene teatrali, con il Maestro Antonio Panzuto, al Centro Culturale Candiani.

Altri Progetti

Le grandi Istituzioni dello spettacolo veneziano propongono le proprie importanti rassegne, tutte allineate al periodo della festa che è appena iniziata: dal Teatro Goldoni – con gli spettacoli Arlecchino Furioso e i burattini di Lucia Schierano in primis – ai teatri Toniolo, Momo e Centro Culturale Candiani (con la replica del capolavoro per bambini Omero. Odissea di Antonio Panzuto, proposto per il Carnevale domenica 4 febbraio), fino naturalmente alla prestigiosa programmazione operistica della Fenice, che propone nel periodo La vedova allegra e Il barbiere di Siviglia, o alla Biennale di Venezia, con la propria nona edizione del Carnevale dei ragazzi.

Il programma dettagliato, le schede, gli orari e le istruzioni per la partecipazione agli eventi, in larga parte gratuiti (tutti i titoli sottolineati in questo testo) o a prezzi popolari, sono nei singoli comunicati stampa delle iniziative; in forma sintetica nel pieghevole che propone il cronologico degli eventi, e sul sito web del Carnevale di Venezia 2018: www.carnevale.venezia.it.

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