“ALICE DELLE MERAVIGLIE” AL TEATRO LABORATORIO DI VERONA. RECENSIONE

Un’ “Alice nel paese delle meraviglie” tutt’altro che spettacolo di teatro ragazzi quello prodotto dalla Compagnia Macelleria Ettore e andato in scena al Teatro Laboratorio all’Arsenale di Verona venerdì 24 gennaio 2014.

D’altronde già il testo di Lewis Carroll affronta tematiche che si prestano ad approfondimenti ben oltre l’età cui è apparentemente rivolto, quindi non ci stupiamo se saggiamente Carmen Giordano, che ne firma testo e regia, sposta l’attenzione, in questa messa in scena, su domande che ci inducono alla riflessione, circa il valore del tempo e la sostanza della realtà.

Ne è interprete Maura Pettorruso, attrice padrona della situazione, che riconferma le proprie qualità artistiche ed espressive, sottolineate dall’accurato disegno luci di Alice Colla, luci che disegnano l’andamento del pensiero di Alice, sospesa per tutto il tempo su una sedia in precario equilibrio, ( illuminante intuizione registica) a sottolineare l’instabilità delle risposte: “Siamo in anticipo o in ritardo rispetto alla vita? ….Dove si incontrano sogno e realtà?”

Uno spettacolo interessante e che rimanda nella poetica al teatro dell’assurdo per certe immagini surreali che lo percorrono, ma che, indubbia bravura a parte delle diverse componenti in gioco: attoriale, registica, di light designer, rischia di perdere nella sintesi sfumature interessanti. Il testo arriva fluido e fluente, in un concentrato di contenuti che richiede forse un’eccessiva attenzione da parte dello spettatore.

Emanuela Dal Pozzo

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