IN SALA BIROLLI A VERONA FINO AL 13 GENNAIO LA MOSTRA CONCORSO DEL PRESEPIO TRADIZIONALE ED ARTISTICO

Tempo di Natale, tempo di feste. Tempo di presepi, la tradizione cristiana che attraversa i secoli – da San Francesco ai nostri giorni – con manifestazioni artistiche, oltre che devozionali, di eccellenza, in particolare nel nostro Paese. Numerose le mostre dedicate al genere in tutta Italia, alcune stabili in veri e propri musei specializzati, altre temporanee, concentrate nel periodo festivo di fine anno.

A Verona, tra le numerose iniziative, spicca una mostra che non è soltanto esposizione, ma anche concorso. Si tiene in Sala Birolli, nell’area dell’ex Macello, e resterà aperta fino al 13 gennaio con ingresso libero.

I presepi esposti sono tutti inediti e provengono da ogni parte d’Italia (ma nelle 28 edizioni del concorso, alcuni presepi sono arrivati anche dall’estero).

L’intuizione di abbinare mostra e concorso è di un sacerdote veronese, don Renzo Zocca, e risale ai primi anni ’90, quando don Renzo era parroco nella chiesa di Santa Maria Maddalena al Saval, quartiere a Nord-Ovest della città. L’intento, come ha dichiarato in più occasioni il sacerdote, era di allargare, oltre l’ambito della parrocchia, il messaggio di pace insito nella costruzione del presepio nelle famiglie e tra la gente, coinvolgendo anche il mondo degli artisti, oltre a quello di devoti e appassionati.

E così, grazie inoltre alla disponibilità e alla collaborazione della Associazione Italiana Amici del Presepio (allora presieduta da Giorgio Passengeri) e all’entusiastica adesione, per il lavoro di segreteria, di Antonietta Vacchini, nel periodo natalizio 1991-1992 nasce la prima mostra-concorso.

Peculiarità dell’iniziativa è la sua articolazione in tre sezioni: la artistica, la tradizionale, e quella riservata alla ricerca e originalità. Possono essere ammesse soltanto opere inedite, cioè mai esposte prima, e create apposta per il concorso, che vengono valutate da una giuria composta, oltre che da una rappresentanza della Sezione di Verona della Associazione Italiana Amici del Presepio, da critici e storici dell’arte, artisti e giornalisti” spiega Claudio Pellizzaro, attuale segretario della Sezione veronese dell’Associazione, nel frattempo costituitasi e consolidatasi sotto la presidenza di don Renzo Zocca, con Antonietta Vacchini quale responsabile dell’organizzazione del concorso.

Il bilancio dell’edizione di quest’anno è decisamente lusinghiero annoverando, accanto alla cinquantina di opere originali in concorso, due ulteriori ricche sezioni: una comprendente circa trenta diorami di scuola spagnola (episodi della vita di Gesù, riprodotti in contesti fortemente prospettici) e una con circa venti opere che, se pur prive dei requisiti per concorrere, sono state accettate in esposizione per il loro alto pregio tecnico, artistico e/o devozionale.

Alla consegna dei premi (formelle e targhe) nella chiesa dei Padri Filippini l’8 dicembre, allietata da musiche natalizie suonate al flauto in duo dai giovanissimi Chiara Vacchini e Marco Valle, e condotta dal presepista della Sezione di Verona, Andrea Sartori, numerose anche quest’anno le autorità presenti, a sottolineare il prestigio che il Premio ha acquisito e consolidato nel tempo.

Tra le opere vincitrici, dolcissimo e di alto valore simbolico, quell’ “Omaggio alla vita” di Graziella Fornasari (Bologna), primo premio nella sezione artistica, dove il Bambino appena nato è al centro di una ghirlanda di tante mamme in dolce attesa, in rappresentanza di tutti i continenti e di tutte le culture e religioni: poetico messaggio di salvezza, di pace e di amore universale. E che dire del panoramico “Trittico” di Roberto Faccini (Cerea), vincitore nella sezione “Tradizione”, che, accanto alla nascita di Gesù, focalizza l’attenzione su episodi come la ricerca di alloggio e la fuga in Egitto? E del cellulare in pietra della Majella al cui interno si trova la Natività, opera vincitrice nella sezione “Ricerca e Originalità” con la quale Diego Mostacci di Raiano (L’Aquila) elabora “Alla maniera dei social” la celebrazione della nascita di Gesù, a sottolinearne l’attualità in tutte le epoche? Ma gli spunti di riflessione e sorpresa sono anche molti altri. Al visitatore, scoprirli! Anche con l’aiuto delle schede tecniche che accompagnano ciascun presepio.

Nei diorami, la sezione con cui si apre la mostra, è d’obbligo sottolineare il ricorrente inserimento, nelle scenografie, di scorci e monumenti tipici di Verona, nonché la presenza, tra le varie statuine, di quelle degli ultimi papi, da Giovanni Paolo II all’attuale Francesco. E se, alla fine di questa full immersion nella dimensione fantasiosa e devozionale del Natale a qualcuno venisse la voglia di cimentarsi in prima persona nella creazione di qualche presepio, i maestri presepisti della Sezione di Verona hanno pensato di allestire, nello spazio della mostra stessa, anche un banchetto di lavoro, dimostrativo dei corsi di manualità che vengono da loro organizzati nell’arco dell’anno.

Franca Barbuggiani

Mostra-concorso del Presepio tradizionale e artistico

Sala Birolli, area ex Macello, Verona

Ingresso libero

Fino al 13 gennaio

Info: www.presepiverona.it

cell. 3494958361

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