ALL’ACCADEMIA POPOLARE DELL’ANTIMAFIA E DEI DIRITTI DI ROMA IL PREMIO TEATRALE MAURO ROSTAGNO

DSC_0053RostagnoDal 10 al 13 aprile 2019 si è tenuta a Roma, presso ÀP Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti la Prima Edizione del Premio Teatrale ÀP/Mauro Rostagno per i diritti umani.

La rassegna, rivolta a compagnie o a singoli artisti attivi sul territorio nazionale si è svolta all’interno dell’Istituto Ferrari, sede dal 2016 di ÀP, un progetto il cui obiettivo è quello di aprire gli spazi scolastici al territorio e alla collaborazione con altri istituti e associazioni, grazie anche al lavoro costante delle associazioni coinvolte nel progetto (daSud, Via Libera, Cooperativa Diversamente e Compagnia Ragli).

Nella ben fornita biblioteca dell’Istituto è stato predisposto un piccolo palco per assistere ai sei lavori finalisti, selezionati per partecipare al Premio Teatrale Mauro Rostagno, mentre, grazie alla disponibilità e al contributo del Centro di Sperimentazione Cinematografica di Cinecittà, anche l’Aula Magna, oggi teatro da 244 posti può ospitare, oltre a prove e spettacoli dal vivo di compagnie che accettino di mostrare in anteprima ai frequentatori dell’Accademia i loro lavori, anche laboratori e serate di cinema.

All’importanza del sostegno economico da parte della collettività si è dedicata anche parte della discussione avvenuta nelle stanze della scuola in occasione dell’incontro preliminare dei componenti della giuria popolare a cura di Casa dello Spettatore di Roma, che ha seguito i lavori di visione e giudizio portati avanti da una porzione di pubblico degli spettacoli. Durante l’incontro, coordinato da Miriam Larocca, socia dell’associazione culturale romana, sono emerse dal dibattito riflessioni riguardo al contesto sociale in Italia durante l’attività politica e culturale di Mauro Rostagno, leader libertario e non violento del movimento del Sessantotto, con la sottolineatura dei più drammatici momenti della nostra storia, a confronto con gli anni attuali dominati da un senso di disillusione e di perdita di prospettive.

In seguito la giuria popolare del premio teatrale ha dibattuto tra valutazione oggettiva e soggettiva e tra osservazione e giudizio, con citazioni da Guy de Maupassant ,Antonio Gramsci e altri studiosi contemporanei.fino alla definizione di criteri condivisi per la selezione dello spettacolo vincitore della rassegna.

Gli spettacoli proposti alla visione nelle quattro serate dedicate al premio trattano temi inerenti la qualità della vita, la lotta e l’impegno, contro la discriminazione e a favore del riconoscimento e dell’esercizio da parte di ognuno dei propri diritti.

Spiega Danilo Chirico: «Ci sono due tipi di ragionamento che stanno dietro al nostro portare il concetto di antimafia nelle scuole, da una parte c’è il tema dell’informazione basica. Nel corso del tempo abbiamo capito che le cose per noi scontate non lo sono per gli adolescenti. Le vicende di Falcone e Borsellino per un adolescente di oggi non hanno nessun tipo di appiglio concreto: emotivo, emozionale, visuale. Ne hanno sentito parlare, ma spesso non saprebbero neanche dirti se si tratta di politici o magistrati, o giornalisti. L’altro tipo di approccio è molto più laterale: invitiamo tramite storie, percorsi, testimonianze, laboratori e giochi di società a fare un ragionamento sui diritti che i ragazzi devono riconoscere come tali e che devono esercitare, anche se a volte non sono in grado di farlo. Nessuno in città riconosce l’esistenza della mafia sul territorio. Anche quando riconosce la presenza criminale, comunque, non la riconosce come mafia. La parte prevalente del nostro intervento sta nel provare a decostruire una serie di situazioni, anche quotidiane, legate proprio all’esercizio dei diritti o all’esercizio delle libertà e a intervenire spiegando che le cose possono essere viste e affrontate diversamente se possiamo fare affidamento su un senso di responsabilità più diffusa».

Tra gli spettacoli in corsa per il premio: Antigone, della compagnia Anomalia Teatro, mette in risalto tramite la scrittura e la messa in scena di un testo molto ben progettato, le qualità di un’eroina giovane, bambina, in grado di compiere delle rinunce in nome di qualcosa che sente giusto; Scenari d’Aprile propone con lo spettacolo Gaetano uno spaccato della società, mettendone a nudo la cruda bruttezza, di pensiero e di opinioni; Il mare a cavallo di TeatroContesto, nell’ottima prova d’attrice di Antonella Delli Gatti nei panni di Felicia Bartolotta Impastato, ci conduce alla mafia come oppressione e annientamento; TrentoSpettacoli tenta, con la produzione Nostra Italia del Miracolo, di raccontare il nostro paese attraverso gli articoli puntuali e taglienti di Camilla Cederna interpretata da Maura Pettorruso, mentre la compagnia Strabismi vuole descrivere con musiche e testi originali di Nicola “Puscibaua” Papapietro e Alessandro Sesti l’esperienza di un atteggiamento omertoso.

L’incontro finale della giuria popolare sabato 13 aprile è stato dedicato all’incontro e al confronto con le singole compagnie, che si sono offerte di rispondere alle domande dei giurati e di raccontare i retroscena, spesso importanti dal punto di vista della partecipazione pubblica, della preparazione e delle tournée degli spettacoli.

In lizza per il premio assegnato dalla giuria popolare sono arrivati due spettacoli visivamente opposti: il Mare a cavallo di TeatroContesto e 9841/Rukeli di Farmacia Zoo, già miglior spettacolo al Roma Fringe Festival 2016, che mette in scena un’intensa storia di resistenza da parte di un uomo discriminato e perseguitato per tutta la vita, con un espediente narrativo che attinge dalla Nouvelle Vague francese e realizzato attraverso un graphic project coinvolgente e incisivo.DSC_1202(1)

Il premio finale, – in denaro di 1.000 euro come sostegno alla produzione – per la Migliore Regia, concorde nella giuria tecnica: Redazione di Teatro e Critica;
Maura Teofili e Francesco Montagna di Carrozzerie n.o.t;
Valentina De Simone del blog cheteatrofa di Repubblica;
Stefano Romagnoli lo spettatore professionista;
Federico Raponi di Radio Onda Rossa;
Donatella Codonesu di Teatro.it;
Angela Ciaburri attrice

e popolare è stato assegnato a 9841/Rukeli di Farmacia Zoo, con le seguenti motivazioni:

«la regia di 9841/Rukeli documenta una storia necessaria. Con pochi e adeguati elementi scenici restituisce una verità tangibile al punto da permettere allo spettatore di entrare e uscire dalla storia del pugile Sinti, alternando dettagli emozionali a un ottima scrittura. La visione registica è arricchita da un ottimo utilizzo dello strumento multimediale». Mentre, dalla giuria popolare, rappresentata dalla giovane Daria Agnoletti il Premio al Miglior Spettacolo 9841/Rukeli è stato assegnato per «il valore dello spettacolo nella sua globalità, per l’utilizzo sapiente dei diversi elementi scenici e per la capacità di catturare emotivamente il pubblico pur raccontando una storia poco conosciuta e solo apparentemente lontana da noi».

Altri premi assegnati dalla giuria tecnica sono stati: Migliore Attrice: Antonella Delli Gatti (Il mare a cavallo TeatroContesto), Miglior Attore: Gianmarco Busetto (9841/Rukeli, Farmacia Zoo), Miglior Testo: Debora Benincasa (Antigone, Anomalia Teatro).

Mariangela Milone

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