Anche quest’anno la sezione danza dell’Estate Teatrale Veronese può contare su realtà di grande rilievo e di sicura risonanza mondiale che proporranno spettacoli diversi tra loro con coreografie che spazieranno dal classico al jazz, dal contemporaneo alle rivisitazioni teatrali (è il caso del gala in programma dal 29 luglio al 3 agosto) del grande patrimonio folclorico spagnolo e argentino.
A aprire la sezione danza sarà (il 9, 10 e 11 luglio con inizio alle 21.15) il Ballet de l’Opéra National de Bordeaux che proporrà una versione coloratissima e coinvolgente dei Carmina Burana su musica di Carl Orff e Chopin numéro uno, un delicato e raffinato omaggio a Fryderyk Chopin. Entrambi i balletti sono di Mauricio Wainrot, coreografo argentino di origini polacche. «In queste due creazioni – dice Wainrot – ho lasciato scorrere liberamente il mio intuito. Quando creiamo, noi artisti siamo come i bambini, giochiamo. Giocare implica affidarsi all’istinto, come gli animali, che è ciò che noi siamo. Questa componente istintuale è molto forte in me. Prima faccio qualcosa, in seguito, provo a comprendere quello che sto facendo. È raro che inizi con un’idea e poi cerchi di svilupparla. Parto da un sentimento. Questo spiega perché il mio lavoro sia così carico di sentimenti».
Mettendo in scena i Carmina Burana, una delle opere corali più celebri del XX secolo, Mauricio Wainrot evidenzia i capricci dell’amore con un mix di humour nero e brama di vivere evocando in egual misura gli scherzi della natura e la forza del destino. La coreografia, concepita sulla cantata scenica composta da Carl Orff nel 1935-1936, è preceduta da Chopin Numéro Uno, balletto per otto coppie di danzatori creato da Mauricio Wainrot nel 2010 per il Ballet Contemporáneo del Teatro San Martín di Buenos Aires, omaggio poetico ad uno dei più grandi compositori del romanticismo.
Nel corso degli anni i Carmina Burana sono diventati una composizione molto popolare. I loro ritmi hanno ispirato numerosi coreografi (da Mary Wigman a John Butler e a Micha van Hoecke) che ne hanno dato varie interpretazioni. Lo sviluppo del balletto, presentato sotto forma di cicli, è diviso, come la musica stessa, in cinque scene principali: Fortuna, Primo vere, In taberna, Cour d’amours, Fortuna. La coreografia è stata creata nel 1998 per il Balletto Reale delle Fiandre, entrando poi nel repertorio di alcune importanti compagnie tra cui il Ballet de l’Opéra National de Bordeaux che ne ha fatto un suo cavallo di battaglia.
Cresciuto ballettisticamente al Colón di Buenos Aires, Wainrot si è fatto conoscere a livello internazionale come direttore della compagnia canadese Les Ballets de Montréal e come coreografo stabile, dal 1991 al 2004, del Balletto Reale delle Fiandre. È infine tornato nella natia Buenos Aires a dirigere il prestigioso Ballet Contemporáneo del Teatro San Martín. Il Ballet de l’Opéra National de Bordeaux, la compagnia che interpreta queste due coreografie di Wainrot, è una delle più importanti realtà ballettistiche francesi. Con la direzione artistica di Charles Jude è diventata una sorta di “portabandiera” del repertorio classico con memorabili allestimenti dello Schiaccianoci (1997), Giselle (1998), Coppelia (1999), La bella addormentata (2000), Il lago dei cigni (2002) e Le prince du bois (2003).
I prossimi appuntamenti con il balletto saranno il 29, 30, 31 luglio e l’1, 2 e 3 agosto (sei serate con stelle internazionali della danza), il 7, 8 e 9 agosto con la compagnia statunitense Alvin Ailey II e il 13 e 15 agosto quando andrà in scena Medea, una coreografia di Renato Zanella ispirata all’opera Medea di Mikis Theodorakis.
Info: tel. 045/8066485-8066488, ore 10.30- 13.00 e 16.00-19.00 dal lunedì al sabato.