Altro che storie. Dal 16 novembre al 12 aprile 2015, al TaTÀ di Taranto, per la settima edizione di “favole&TAmburi”, rassegna domenicale dedicata alle famiglie, sembrano essere chiamati a raccolta i protagonisti delle favole più note (Cenerentola, il brutto anatroccolo, i tre porcellini, la bella e la bestia, il soldatino di piombo), grazie alle messinscene di Compagnie di Teatro Ragazzi tra le più titolate in Italia come Ruotalibera di Roma, Teatro Pirata di Jesi, Giallo Mare Minimal di Empoli, Teatro del Canguro di Ancona, Granteatrino di Bari. Da segnalare, straordinariamente in doppia replica, la nuova produzione del Crest, “La bottega dei giocattoli”, uno spettacolo che è l’esito di un percorso avviato da un gruppo di attrici e di insegnanti di scuola materna intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un’utenza così particolare e impegnativa.
Sipario ore 18.
Invariati, manco a dirlo, i costi del biglietto singolo (6 euro) e dell’abbonamento a dieci spettacoli (50 euro).
Info: 099.4725780 – 366.3473430.
Aprirà il 16 novembre “Cenerentola”, testo e regia Tonio De Nitto, coreografie Annamaria De Filippi, coproduzione delle sigle salentine Factory compagnia transadriatica e Compagnia Elektra. È la storia di un incontro, di un riscatto, di un ritrovarsi, di un capirsi anche con una lingua, quella della danza, che è fatta di parole che, per essere dette, non hanno bisogno della voce.
Il 7 e l’8 dicembre è programmato il debutto nazionale de “La bottega dei giocattoli”, testo e regia di Sandra Novellino e Delia De Marco, con Valentina Elia e Giovanni Di Lonardo (in scena con Delia De Marco), produzione Crest. C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare.
Il 4 gennaio andrà in scena “Bruno lo zozzo”, spettacolo di burattini, pupazzi e teatro d’ombra, liberamente tratto dalle avventure dell’omonimo personaggio nato dalla fantasia dell’illustratore Simone Frasca, regia Francesco Tammacco, produzione Granteatrino. Ai bambini, si sa, non piace più di tanto lavarsi. Meglio giocare, e poi, se ci si deve sporcare di nuovo, a che serve insaponarsi?
L’11 gennaio sarà la volta del narratore tarantino Roberto Anglisani con “Enidutilos o del brutto anatroccolo”. La storia rilegge la famosa fiaba di Andersen attraverso tre chiavi di lettura: l’emarginazione, l’educazione lenta e dolorosa alla capacità di ascoltarsi, la sofferenza della metamorfosi vissuta sia nella storia soggettiva che nel mondo naturale.
Il 25 gennaio verrà proposto “Bambina mia”, testo e regia Tiziana Lucattini, con Monia Marini e Simona Parravicini, produzione Ruotalibera. Le protagoniste sono Mia, una bambina normale e straordinaria insieme, una Fata-Albero che l’aiuterà nel suo desiderio di volo, una madre presente assente e la natura dei giardini di Kensington con le sue presenze magiche, che, come in tutti i giardini, si rivelano verso l’ora di chiusura.
L’8 febbraio il Teatro Pirata presenterà “Voglio la luna!”, testo e regia Simone Guerro e Lucia Palozzi, con Diego Pasquinelli, Fabio Spadoni e Simone Guerro, vincitore Eolo Awards 2013. Una notte, come per magia, Fabio viene svegliato da un soffio di vento e si accorge che lì, proprio nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna. E’ bellissima, grande, luminosa… Giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare.
Il 22 febbraio andrà in scena “I tre porcellini” di e con Renzo Boldrini, regia Michelangelo Campanale, produzione Giallo Mare Minimal Teatro. Frammenti di vecchie quanto famose storie, vengono inserite in un nuovo contesto narrativo, utilizzato per indagare, nel costante e metamorfico mutamento dell’immaginario dei più giovani, la possibilità di attualizzare, senza banalizzarli, alcuni personaggi arcaici come quello rappresentato dalla complessa figura del lupo.
Il primo marzo Maria Clara Villa Lobos porterà in scena “Têtes à Têtes”. La creazione della performer e coreografa brasiliana propone uno strano personaggio con una grossa testa, che privo della possibilità di esprimere le emozioni con il suo viso ed i suoi occhi, deve ricorrere a tutto il proprio corpo. In un ambiente di proiezioni, questa buffa bambola gigante si muove in uno spazio bianco, tale la pagina di un libro animato.
Il 22 marzo sarà presentato “La bella e la bestia”, regia Lino Terra, con Vincenzo Di Maio, Agostino Gamba e Cecilia Raponi, produzione Teatro del Canguro. E’ bastata una carezza e Bella ha rotto d’incanto quel maleficio che si chiama paura e pregiudizio. E’ bastato quel gesto perché la Bestia rivelasse d’un tratto tutta la sua umanità e la sua “bellezza”. Con quella carezza Bella ha dimostrato di essere capace di vedere oltre l’apparenza e di rifiutare l’ovvio e il preconcetto.
Il 12 aprile chiuderà la rassegna “Il tenace soldatino di piombo” di e con Valerio Malorni e Fabrizio Pallara, coproduzione Teatro delle Apparizioni – Teatro delle Marionette degli Accettella. La celebre fiaba di Andersen viene reinterpretata in un gioco in cui gli oggetti prenderanno vita parlando, combattendo, danzando, protagonisti di un film teatrale proiettato su un grande schermo in diretta.