Un itinerario in musica attraverso le meraviglie architettoniche di una delle più belle Chiese di Verona, San Fermo. Sono 7 gli appuntamenti che dal 26 novembre 2014 al 22 aprile 2015 porteranno nel luogo di culto amato dai veronesi toccanti pagine di musica sacra, vocale e strumentale. La rassegna di concerti “Musica e Arte Sacra a Verona” torna con la sua V edizione, organizzata e promossa dall’orchestra I Virtuosi Italiani e dal Museo Diocesano di Arte Sacra della Chiesa di San Fermo con il contributo e patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona. «Musica e Arte Sacra a Verona è un percorso ormai consolidato di arricchimento personale, spirituale e culturale – spiega il presidente e direttore artistico de I Virtuosi Italiani Alberto Martini – «Il nostro intento, inoltre, è quello di diffondere il repertorio della musica sacra sposandolo a meravigliosi beni artistici che fanno parte del patrimonio dell’umanità, come la Chiesa di San Fermo».
Il concerto inaugurale, mercoledi 26 novembre alle ore 20.30 nella Chiesa di San Fermo maggiore, vedrà I Virtuosi Italiani con il soprano Anna Chierichetti diretti dalla bacchetta del padovano Alvise Casellati. La serata apre con l’Ouverture del Coriolano di Ludwig van Beethoven, scritta nei primi mesi del 1807 come intermezzo alla tragedia omonima di gusto classicheggiante del poeta e drammaturgo austriaco Heinrich Joseph von Collin. Concepita come brano musicale a sé stante è ispirata alla leggenda dell’eroe Gaio Marcio, soprannominato Coriolano per aver espugnato l’antichissima città dei Volsci, offrendo loro collaborazione per combattere contro i romani. Il concerto prosegue con l’interpretazione del Mottetto per soprano e orchestra Exultate, jubilate K165, per soprano e orchestra, scritto da Wolfgang Amadeus Mozart a Milano nel gennaio del 1773 per il cantante castrato Venanzio Rauzzini. L’aria racchiude numerosi rimandi al belcantismo italiano, molto apprezzato nella Vienna settecentesca. In chiusura di serata I Virtuosi Italiani diretti da Casellati eseguiranno la Sinfonia n. 4 in do min. D 417 “Die Tragische”, opera del 1816 di Franz Schubert. Il soprannome di “Tragica” fu attribuito, a posteriori, dallo stesso Schubert. Unica sinfonia giovanile del compositore in tonalità minore, risente più di ogni altra di influenze del modello beethoveniano.
Tutti i concerti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili ed avranno inizio alle ore 20:30. Per informazioni tel. 392.7178741 www.ivirtuosiitaliani.it – www.youtube.com/ivirtuosiitaliani
Il secondo appuntamento, martedì 23 dicembre alle 20.30 nella Chiesa di San Fermo inferiore è con un concerto natalizio che affianca a I Virtuosi Italiani il Coro Marc’Antonio Ingegneri di Verona diretto da Giovanni Azzolini. In programma Concerti per la notte di natale di Vivaldi, Corelli e Manfredini, il Magnificat per soli, coro e orchestra di Lotti e, in chiusura, il bellissimo Gloria di Vivaldi.
Si prosegue venerdì 16 gennaio 2015, sempre alle 20.30 nella Chiesa di San Fermo inferiore, con un capolavoro assoluto e senza tempo come le Variazioni Goldberg BVW 988 di Johann Sebastian Bach che I Virtuosi Italiani eseguono nella originale versione per archi di Bruno Giuranna. Seguendo l’esempio dello stesso Bach e dei suoi contemporanei che creavano capolavori anche trascrivendo opere preesistenti sia proprie che altrui, le variazione Goldberg sono state più volte trascritte per organici diversi dall’originario clavicembalo.
Venerdì 14 febbraio alle ore 20.30 in San Fermo inferiore il Maestro Alberto Martini sarà interprete, come solista e konzetmeister de I Virtuosi Italiani, dei celebri Concerti della natura e delle passioni umane di Antonio Vivaldi, Alla Rustica, Il Piacere, L’Amoroso e La Tempesta di mare.
Il Quartetto d’archi di Lugano 4tunes, nato nel 2011 e formato da quattro giovani e talentuosi musicisti diplomati al Conservatorio di Lugano, è ospite della rassegna per il concerto di venerdì 27 febbraio alle 20.30 in San Fermo inferiore. La formazione, il cui nome gioca sul numero dei componenti, sul differente tono di ogni strumento ma anche sulla pronuncia inglese di “fortune”, eseguirà il Quartetto n. 1 di Leoš Janáček, detto Sonata a Kreutzer, composto nell’autunno del 1923 e ispirato all’omonimo romanzo di Lev Tolstoj.
Il Concerto di Pasqua, mercoledì 25 marzo alle ore 20.30 in San Fermo maggiore, impegnerà I Virtuosi Italiani in musiche di Vivaldi (Sonata Al Santo Sepolcro), Bach (Erbarme dich, mein Gott, Aria per contralto dalla Passione secondo Matteo) e Pergolesi (Concerto per violino e Stabat Mater).
La rassegna termina la sua V edizione mercoledì 22 aprile alle ore 20.30 in San Fermo maggiore con il ritorno insieme a I Virtuosi Italiani del Coro veronese Marc’Antonio Ingegneri diretto da Giovanni Azzolini. Per l’occasione verrà eseguita la Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini. Testamento spirituale del Cigno di Pesaro, fu eseguita per la prima volta nel 1864 in forma privata nella cappella di famiglia della contessa Louise Pillet-Will, moglie del banchiere Pillet-Will e dedicataria della composizione. “L’ultimo peccato della mia vecchiaia” la definì il compositore in calce alla partitura, dove rivolgendosi direttamente al Buon Dio, ne scrisse come di una “musica benedetta” grazie alla quale chiedeva di poter meritare il Paradiso”. Scritta per dodici cantanti, di cui quattro solisti, due pianoforti e un armonium, fu orchestrata dallo stesso Rossini nel 1867.
San Fermo è una delle costruzioni religiose più significative di Verona, composta da due edifici sovrapposti ma connessi. La chiesa inferiore fu eretta dai Benedettini tra il 1065 e il 1143, sui resti di un antico sacello dedicato ai SS. Fermo e Rustico; la chiesa superiore, coeva a quella inferiore, fu riedificata in stile gotico nel XIV secolo ad opera dei Francescani che erano subentrati ai monaci precedenti nel 1260.
I Virtuosi Italiani sono una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale. La loro attività discografica è ricchissima, con più di cento CD registrati ed oltre 400.000 dischi venduti in tutto il mondo. Tra i premi discografici ricevuti: “Cinque stelle – Premio Goldberg”, “Diapason d’or”, “Choc de la Musique” della rivista francese Le Monde de la Musique, oltre a vari “5 Stelle” della rivista italiana Musica. L’ensemble si è esibito nei più importanti teatri e enti musicali italiani e in tournées in tutta Europa, in Iran, Corea, Stati Uniti d’America, Sud America. Tra gli impegni recenti più rilevanti, il Concerto offerto dal Presidente del Senato della Repubblica Italiana e teletrasmesso in diretta da RAI 1, il “Concerto per la Vita e per la Pace” (Roma, Betlemme e Gerusalemme) trasmesso dalla RAI in mondovisione, il Concerto presso la Sala Nervi in Vaticano alla presenza di S.S. Papa Benedetto XVI, il concerto alla Royal Albert Hall di Londra a marzo 2010.
I Virtuosi Italiani hanno all’attivo collaborazioni con artisti del calibro di Chick Corea, Goran Bregovic, Michael Nyman, Ludovico Einaudi, Franco Battiato, Giovanni Allevi, Uri Caine, Paolo Fresu e Richard Galliano. La trasversalità, uno dei segni distintivo dell’orchestra che affronta con successo sia il repertorio classico che collaborazioni con artisti di musica “altra”, è ben decritto dalle parole del critico musicale del Corriere della Sera Enrico Girardi: «I Virtuosi Italiani sono un ensemble di assoluto valore. Affrontano il barocco, il classico e il contemporaneo non solo con disinvoltura, ma con una grinta, uno smalto e una “adrenalina”che produce vita e tensione senza portare oltre i limiti di una saggia pertinenza stilistica».
I Virtuosi Italiani sono ideatori ed interpreti di una Stagione Concertistica a Verona, giunta alla XVI edizione, che si svolge nei prestigiosi spazi della Sala Maffeiana. A questa viene affiancata una Stagione di Musica Sacra con il contributo e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona e con la collaborazione del Museo Diocesano d’Arte di San Fermo. Da marzo 2011 sono complesso residente alla Chiesa della Pietà di Venezia. Direttore principale dell’ensemble è Corrado Rovaris, e solista-direttore principale ospite è il violinista Pavel Berman. L’impostazione artistica vede come figura cardine quella del konzertmeister Alberto Martini.